“Nel 2014 in Italia cinque regioni, Emilia-Romagna, Toscana, Liguria, Piemonte e Lombardia, furono colpite dal maltempo con alluvioni e frane. Per questo quest’anno le autorità italiane hanno chiesto l’aiuto finanziario dell’Ue registrando in un resoconto i dettagli delle devastazioni subite. I danni maggiori, a livello umani ed economico, si sono registrati in Liguria dove l’inondazione dei fiumi ha distrutto case e strade, provocando la morte di 11 persone e 3mila sfollati”. Nel comunicato stampa diramato da Bruxelles non c’è nessun riferimento alla Puglia. Come se l’alluvione del Gargano non fosse mai passata sotto il radar della politica europea. “Italia, Bulgaria e Romania – spiegano dall’Ue – hanno ricevuto 66,5 milioni di euro dalla Commissione europea come sostegno per i danni creati dai disastri ambientali avvenuti nel 2014 in questi tre Paesi. Nello specifico il nostro Paese ha ricevuto 56 milioni di euro, La Bulgaria 1,98 e la Romania circa 8,5 milioni di euro. Il sostegno proviene dal Fondo di solidarietà dell’Unione europea, un fondo creato nel 2002 a seguito di alluvioni avvenute nell’Europa centrale. I soldi, si legge in una nota dell’esecutivo, serviranno a “ricostruire i servizi e le infrastrutture”, a rimborsare “il costo delle operazioni di emergenza e di salvataggio” e a coprire parzialmente “i costi di pulizia” nelle regioni colpite.
La “colpa”, secondo l’eurodeputato Raffaele Fitto, è del governo che “ancora una volta colpevolmente si dimentica del Gargano”. Sulla stessa linea, il consigliere regionale Lucio Tarquinio. Non sono ancora emerse reazioni da parte degli altri inquilini foggiani del parlamento europeo, Barbara Matera (l’ultimo intervento è sui Marò) ed Elena Gentile, entrambe impegnate sul caso Xylella fastidiosa in Salento.