Ancora grande prosa al Teatro “Giordano” di Foggia, per la stagione organizzata dal Comune di Foggia in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. In scena, il 28 febbraio e l’1 marzo prossimi, Pierfrancesco Favino nell’acclamato “Servo per due”, tratto da “Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni, con il Gruppo “Danny Rose” e musiche eseguite dal vivo dall’orchestra “Musica da Ripostiglio”. In scena anche il barese Paolo Sasanelli che ha curato la regia dello spettacolo insieme allo stesso Favino. Un classico rivisitato in chiave moderna, che già l’anno scorso ha avuto un grande successo nei teatri pugliesi e ripropone a teatro una serata a base di ironia e divertimento senza dimenticare la qualità impeccabile della messa in scena: giudicato dai più perfetto nella tecnica recitativa ed efficacissimo nelle trovate registiche e musicali.
LA TRAMA
Negli anni Trenta a Rimini, Pippo, il nostro moderno Arlecchino ha appena perso il lavoro e si ritrova depresso, senza soldi e senza poter mangiare. Essendo ossessionato dal cibo è disperato, comincia a cercare un nuovo mestiere e dopo vari tentativi accetta di lavorare contemporaneamente alle dipendenze di due diversi padroni, trovando così il modo di raddoppiare il suo salario e i suoi pasti. Significherà per Pippo ricordare quali ordini e da chi gli verranno impartiti e dovrà anche evitare che i suoi due padroni si incontrino, al fine di scongiurare che ognuno di loro capisca che sta lavorando anche per qualcun altro. Il riadattamento della versione italiana di “Servo per due” del noto commediografo inglese Richard Bean tratto da “Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni, si presenta come una commedia comica, con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, che fanno battute a doppio senso e interagiscono con il pubblico.
I musicisti in scena sono: Luca Pirozzi – chitarra / voce / banjo, Luca Giacomelli – chitarra / voce, Raffaele Toninelli – contrabbasso / voce, Emanuele Pellegrini – batteria / percussioni / voce scene Luigi Ferrigno. Uno spettacolo curato fin nei minimi dettagli con i costumi di Alessandro Lai, le luci di Cesare Accetta e le coreografie di Fabrizio Angelini.
Il Gruppo DANNY ROSE: Bruno Armando, Gianluca Bazzoli, Haydée Borelli, Claudio Castrogiovanni, Pierluigi Cicchetti, Ugo Dighero, Anna Ferzetti, Giampiero Judica, Marit Nissen, Stefano Pesce, Pietro Ragusa, Marina Remi, Diego Ribon, Eleonora Russo, Fabrizia Sacchi, Paolo Sasanelli, Luciano Scarpa, Chiara Tomarelli, Thomas Trabacchi, Valentina Valsania. L’appuntamento è per sabato 28 febbraio e domenica primo marzo (Ingresso ore 20.30, sipario ore 21).
CHI È FAVINO
Pierfrancesco Favino nasce a Roma il 24 agosto 1969, ma le sue radici sono in Capitanata: il papà è di Foggia e la mamma è di Candela. Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, ha poi seguito il corso di perfezionamento diretto da Luca Ronconi. È tra i fondatori dell’Actor’s Center di Roma.
Tra i film che lo hanno messo più in evidenza: L’ultimo bacio e Baciami ancora di Gabriele Muccino, Dazeroadieci di Luciano Ligabue, El Alamein di Enzo Monteleone, L’uomo che ama di Maria Sole Tognazzi, Le chiavi di casa di Gianni Amelio.?E inoltre: Romanzo Criminale di Michele Placido, La Sconosciuta di Giuseppe Tornatore, Saturno Contro di Ferzan Ozpetek, Cosa voglio di più di Silvio Soldini e La vita facile di Lucio Pellegrini.
Tra le produzioni estere: Le Cronache di Narnia: il principe Caspian di Andrew Adamson, Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee, Angeli e Demoni e Rush di Ron Howard, World War Z di Marc Forster.
E’ stato protagonista de L’industriale di Giuliano Montaldo, A.C.A.B. di Stefano Sollima, Posti in piedi in paradiso di Carlo Verdone, Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana, Senza nessuna pietà di Michele Alhaique.
Le produzioni televisive più popolari: Gino Bartali e Pane e libertà di Alberto Negrin, Liberi di giocare di Francesco Miccichè, Il generale Della Rovere di Carlo Carlei.
Tra i premi vinti: 3 Nastri d’argento, 3 Golden Graal, 2 David di Donatello, 2 Ciak d’oro, 2 Premi internazionali Flaiano, 2 Maximo award RomaFictionFest.