Ai 130 comuni pugliesi che avevano avuto accesso ad una aliquota agevolata per l’ecotassa 2014 si aggiungono altre 23 amministrazioni che, pur avendo comunicato i dati con ritardo rispetto ai tempi fissati, sono risultati in regola con i requisiti previsti per la riduzione del tributo. Lo scorso 15 gennaio, il Servizio Ciclo rifiuti e bonifica della Regione Puglia, con determinazione dirigenziale numero 18, ha proceduto, per ciascun comune, alla verifica e all’applicazione delle aliquote del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani, dovuto per l’anno 2014.
In seguito alla notifica della determina alcune amministrazioni hanno eccepito producendo, sia pur tardivamente, i dati relativi ai conferimenti. Per 23 di questi comuni (6 in provincia di Bari, 1 nel Brindisino, 6 nel Foggiano, 2 nel Tarantino e 8 in provincia di Lecce) il servizio ha provveduto a rettificare il costo del tributo, poiché le percentuali sono risultate in linea con gli obiettivi previsti dalle leggi regionali numero 45 del 2013 e 37 del 2014.
Intanto, è partita la discussione regionale per la riduzione della tassa. A proporla, il presidente della V Commissione Filippo Caracciolo ed il consigliere regionale Domi Lanzillotta, che hanno presentato una proposta di legge regionale per rivedere l’ecotassa. “Con la proposta di legge presentata in data 11 febbraio 2015 si intende andare incontro alle esigenze dei Comuni della Puglia che hanno attivato le procedure della raccolta differenziata dei rifiuti, secondo il Piano regionale dei rifiuti ma soprattutto per evitare l’aggravio di tassazione a carico dei cittadini pugliesi. La proposta – scrive Filippo Caracciolo – sarà discussa nel corso della prossima seduta, da me presieduta, della Commissione Ambiente. L’obiettivo della proposta di legge è quello di ridurre l’impatto dell’ecotassa sui Comuni. L’articolo 1 della proposta di legge firmata con il consigliere regionale Lanzillotta prevede che i Comuni possano avvalersi della possibilità di applicazione validata nell’anno 2013 se hanno realizzato nel mese di giugno 2015 un incremento della raccolta differenziata pari ad almeno il 5% in più rispetto al dato comunicato nel mese di novembre 2014 e se sono state attivate le cosiddette best practices presenti nel Programma Regionale della Produzione di Rifiuti come l’incentivazione del compostaggio domestico e del compostaggio collettivo o la riduzione della produzione di bottiglie di plastica attraverso l’installazione di distributori di acqua pubblica o l’esecuzione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione nelle scuole e rivolte anche al resto della cittadinanza. Inoltre l’articolo 2 della nostra proposta di legge recita che i Comuni che dimostrano di aver conseguito l’obiettivo di raccolta differenziata del 65% nel mese successivo al mese di pubblicazione della legge possono richiedere la rideterminazione dell’aliquota di ecotassa 2015. La proposta di legge contiene anche un’opportunità supplementare per i Comuni che invece nel 2014 non hanno raggiunto gli obiettivi di incremento della percentuale di raccolta differenziata. Per loro è prevista la possibilità di richiedere ex post la contestuale riduzione del tributo speciale per l’anno 2014 e quella per il 2015, a condizione che si impegnino a realizzare un incremento della raccolta differenziata pari ad almeno il 7% entro giugno 2015 e l’immediata attivazione delle best practices. Si vuole offrire un’opportunità a chi non è riuscito a raggiungere i parametri richiesti senza però penalizzare i Comuni che si sono adoperati in tal senso cogliendo gli obiettivi previsti”.
“Con la nostra proposta abbiamo l’obiettivo e l’ambizione di rispondere alle esigenze manifestate dall’ANCI Puglia che ha chiesto alla Regione Puglia un impegno per andare incontro ed incentivare tutti i Comuni a compiere il massimo sforzo nelle direzione indicata. Sono abbastanza fiducioso che possa essere accolta la proposta di legge in modo da lasciarci alle spalle le tante polemiche a cui è stata sinora associata la vicenda dell’ecotassa. Tra i Comuni che dovrebbero beneficiare delle misure contenute nella mia proposta di legge in caso di approvazione c’è il Comune di Barletta dove grazie all’introduzione del sistema di raccolta differenziata porta a porta da qualche mese è in atto un profondo e radicale mutamento delle abitudini della cittadinanza nel conferimento dei rifiuti. Il caso Barletta dimostra la capacità dei cittadini di recepire con tempestività la necessità di un miglioramento nella gestione del sistema dei rifiuti con una spiccata e naturale predisposizione da parte delle giovani generazioni a preservare l’ambiente. Tutto questo se da un lato lascia ben sperare per il futuro ci obbliga anche a fare tutto il possibile per inculcare la massima attenzione verso il tema ambientale”.