Fondi europei per le politiche urbane di rigenerazione sostenibile e internazionalizzazione delle imprese. Inizia così il “nuovo” corso del presidente degli Edili di Capitanata, Gerardo Biancofiore, riconfermato al vertice della categoria. Dopo l’assemblea di oggi in via Velentini Vista Franco, è stato presentato il nuovo regolamento (il precedente era del 1988) ed il codice etico. “D’ora in poi, chi non rispetta le regole è fuori”, precisa Biancofiore. “Sin dal mio primo giorno d’insediamento ho detto che la legalità deve essere al primo posto – spiega l’imprenditore cerignolano -, poi daremo maggiore spazio di rappresentanza a tutti i territori della Capitanata. Del resto, vanno in questa direzione le nomine dei vicepresidenti”. Foggia infatti è rappresentata dall’architetto Paolo Lops e dall’ingegner Emiliano Bruno, San Severo dall’architetto Giuseppe Clemente (tesoriere) e Lucera con Antonio Fortunato.
“Il 25 febbraio incontreremo tutti i sindaci della Provincia di Foggia per regionale con loro sulle modalità attraverso le quali si può facilitare il processo di destinazione dei fondi europei – afferma ancora Biancofiore -. Vogliamo essere al servizio delle amministrazioni, per agevolare lo sviluppo dei territori. Però sul punto bisogna essere chiari, soprattutto quando si tratta di presentare progetti di demolizione e ricostruzione: non possono passare 10 anni per una risposta per via delle lungaggini burocratiche. A Foggia c’è tanto da fare, ma servono regole chiare”. Poi, un passaggio sulle strozzature del sistema del credito: “Questo è un problema essenziale – precisa -, si è perso ogni rapporto con il territorio, e così non può andar bene. Abbiamo attivato percorsi interni di formazione per aiutare le imprese a cavarsela in questa fase di profonda crisi”. Non poteva mancare un passaggio critico sullo “split payment” (l’Iva viene versata direttamente dalla Pa invece che dal fornitore): “Sta partendo una raccolta firme perché non possiamo permettercelo – noi che viviamo di mancati pagamenti o ritardi clamorosi della Pubblica amministrazioni – perché se l’Iva ci viene pagata dopo un anno è un disastro”. Qualcosa infine si sta muovendo nell’internazionalizzazione: “Ci sono due o tre realtà che già hanno iniziato a muoversi, come la Sedil e l’Agecos – conclude Biancofiore -, è solo l’inizio di un percorso che sta portando buoni risultati a chi ha deciso di investire all’estero”.
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