Tappa a Foggia per Ismaele La Vardera, 21enne giornalista divenuto famoso grazie alla trasmissione di Italia 1 “Le Iene”. Inviato di “Telejato” (emittente televisiva di Villabate, in provincia di Palermo), La Vardera tirò fuori un coraggio niente male per un ragazzo della sua età, provocando le dimissioni di sindaco e consiglieri comunali del suo paese. In pratica, Ismaele svelò un sistema di estrazioni pilotate nella nomina di scrutatori e presidenti di seggio nel corso dell’ultima elezione. I nominati erano tutti parenti e amici dei politici locali. Con l’aiuto del direttore dell’emittente televisiva Pino Maniaci, il giovane giornalista denunciò la giunta comunale del suo paese tanto da ottenere un attestato di riconoscimento a Montecitorio e infine l’Oscar della legalità.
La Vardera, che nel frattempo ha scritto un libro “Il silenzio è dolo”, nell’ambito di un progetto regionale sulla legalità voluto da tutte le Consulte Studentesche della Puglia, è stato a Foggia stamattina per ampliare la conoscenza dei ragazzi sulla sua esperienza e per lanciare un importante segnale contro le mafie e le illegalità.
La Consulta Provinciale degli Studenti di Foggia, da sempre attenta ai temi sulla sicurezza e la legalità, attraverso questa iniziativa ha inteso far conoscere agli studenti delle scuole superiori, invitati a partecipare, quanto accaduto e quanto può essere importante l’impegno dei più giovani nella diffusione di una cultura avversa alla criminalità organizzata e nella lotta contro le mafie.
“Le piccole cose fanno la differenza”. Questo il motto di Ismaele per vincere l’illegalità. Partire dunque dal rispetto verso il prossimo e verso ciò che ci circonda. Piccole cose, insomma, ma che possono fare grande il territorio che abitiamo. E quale luogo migliore della scuola per inculcare questo concetto? Ecco perché Ismaele stamattina era nell’auditorium dell’Istituto Altamura davanti a una sala stracolma. Il 21enne che ha combattuto l’omertà politica si è guadagnato subito il rispetto dei ragazzi presenti, tutti molto attenti durante l’incontro. È stato anche trasmesso il servizio delle Iene, durante il quale emerge chiaro il sistema taroccato messo in atto dall’ex giunta di Villabate.
La mafia scredita posti incantevoli e paesi pieni di eccellenze, proprio come Villabate, finito sulla cronaca per una brutta faccenda politica, ma anche piena di talenti, come si vede nel servizio di Italia 1. Talenti come lo stesso Ismaele, capace di parlare al cuore dei giovani con un linguaggio semplice ed efficace.
A fargli visita stamattina, c’erano anche il sindaco di Foggia, Franco Landella, il presidente del Consiglio comunale, Luigi Miranda e Domenico di Molfetta, delegato Coni ma molto impegnato anche sul fronte della legalità. In prima linea la Consulta degli studenti con il suo presidente, Francesco Dal Maso. Landella non ha dubbi: “Bisogna uscire dai palazzi. Noi politici siamo chiamati a farlo. Esempi negativi come quello a Villabate, allontanano i giovani dalla vita politica. Il vero spread da ridurre è proprio quello dei giovani verso la politica. È necessario aumentare il senso civico, tema vitale per le sorti della città. La legalità non passa dal dispiego delle forze dell’ordine ma dall’impegno di tutta la collettività e dal cambio di mentalità. È vero, viviamo condizioni di disagio economico e sociale ma mai come oggi dobbiamo avere il coraggio di denunciare le prepotenze. Denunciare le piccole cose, come dice Ismaele, perché solo così si riparte”
Ne è convinto anche Miranda che ha ricordato la fiaccolata per la legalità di qualche giorno fa. “La luce contro il buio delle bombe. Siamo in un momento difficile – ha aggiunto – e possiamo superarlo soltanto con un cambio culturale e grazie al coinvolgimento di voi giovani”.
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