Non lascia spazio ad interpretazioni la comunicazione dell’assessore alla Qualità dell’ambiente Lorenzo Nicastro dopo l’incontro a Roma per la Tap. “In occasione della convocazione a Roma presso il Dipartimento per il Coordinamento amministrativo – spiega in una nota la Regione Puglia -, relativa alla Rimessione alla deliberazione del Consiglio dei ministri nella procedura di Autorizzazione alla costruzione ed esercizio del Metanodotto d’importazione Albania–Italia ‘Trans Adriatic Pipeline’ la delegazione tecnica pugliese presente alla riunione intende ribadire che il rifiuto dell’intesa formulato con la delibera di Giunta regionale numero 2566 del 2014 non ha fini di ostruzionismo, ma si fonda sul riscontro di obiettive criticità connesse alla inidoneità della localizzazione a Melendugno ed alla mancata sottoposizione dell’opera agli adempimenti previsti dalle norme in materia di prevenzione del danno da incidente rilevante. Criticità che – concludono -, in ordine agli aspetti localizzativi, appaiono superabili attraverso l’esame di soluzioni alternative, anche tra quelle già ipotizzate dalla stessa società proponente e valutate nell’ambito del procedimento di Via, esaminate però in fase di negoziazione attraverso il confronto gli Enti Locali interessati”.