“Il consiglio comunale mi ha spiazzato, ci siamo trovati di fronte ad un’opposizione che faceva opposizione ad un’altra opposizione, scusate il gioco di parole”. Francesco Stefanetti è incredulo. L’aula che doveva approvare l’unico accapo all’ordine del giorno, il regolamento sui rifiuti e la carta servizi per permettere all’Aro di procedere alla gara unica per l’affidamento, ha fatto slittare l’atto. Nel frattempo gli altri 8 comuni che costituiscono l’Ambito di raccolta ottimale (Apricena, Chieuti, Lesina, Serracapriola, Rignano, San Paolo, Torremaggiore, Poggio Imperiale) hanno completato le procedure. A marzo scade il contrato con la Navita, l’azienda che attualmente si occupa del servizio rifiuti a San Severo.
Stefanetti: “Che farà il comune alla scadenza dell’appalto?”
Stefanetti parla di “opposizione dell’opposizione” riferendosi alla proposta di Ciro Matarante – approvata all’unanimità con la sua astensione e il voto contrario di Rosa Caposiena– circa lo svolgimento della gara “nella stazione appaltante di Foggia”. “Questi rinvii che ripercussioni avranno? In che direzione si vuole andare?” si chiede il consigliere Stefanetti. E argomenta: “Il contratto esistente, siglato dal Comune e dalla società che esplica il servizio ha scadenza naturale a marzo, la legge regionale prevede che si debbano prorogare i contratti in essere dei singoli comuni in attesa che l’Aro bandisca un appalto unico per tutti i Comuni componenti. L’Anac si è espressa contrariamente a questa opzione prevedendo invece che i Comuni debbano bandire nuove gare nel frattempo che l’Aro faccia la sua per conto di tutti”. Domanda ulteriore: “ Che cosa farà l’amministrazione tra poche settimane, alla scadenza dell’appalto in essere? Farà una proroga all’attuale gestore violando apertamente la deliberazione dell’Anac oppure procederà ad un nuovo bando di gara fino alla presa in carico dell’Aro?”.
La presidenza dell’Aro contesa
In ballo, oltre a capire chi potrebbe subentrare alla Navita, l’azienda che attualmente si occupa dello smaltimento dei rifiuti, c’è anche la presidenza stessa di questo consorzio di comuni di cui San Severo aspirerebbe alla presidenza sottraendola a Serracapriola e al suo sindaco Marco Camporeale, se non altro perché San Severo rispetto a Serracapriola è un centro più grande. La presidenza dell’Aro, va ricordato, è stata votata da tutti i sindaci dei 9 comuni costituenti. Rosa Caposiena ha contestato l’intervento di Matarante in quanto “non attinente all’accapo”. All’Immediato dice: “La procedura va vista dopo, ora si devono approvare carta servizi e regolamento, lo slittamento dei tempi ha causato danni a tutta l’Aro che ha perso finanziamenti regionali per 11 milioni di euro. Pensano alla presidenza e alla fase successiva e non si preoccupano dei danni che causano ala città e agli altri comuni”. La domanda a atti perfezionati per ottenere delle premialità si presentava entro il 31 dicembre con proroga al 31 gennaio (delibera di giunta regionale n.1401 del 1 luglio 2014).
L’intervento di Marino a dicembre
Il consigliere regionale Dino Marino, in un’interrogazione del 18 dicembre scorso rivolta all’assessore all’ambiente Nicastro scrive: “ La giunta comunale di San Severo e quella di Torremaggiore boicottano l’Aro Fg 4 ben sapendo che a marzo scade il contratto con la società, a cui oggi è affidato il servizio di San Severo”. Nella stessa interrogazione sollecitava il commissario ad acta dell’Aro Pastore a “a sostituirsi celermente ai consigli comunali di San Severo”. Era poco meno di due mesi fa.