Arrivano i primi provvedimenti per contrastare il fenomeno degli affitti abusivi, in case fatiscenti, connesso all’immigrazione irregolare. Il Comune di Apricena, a seguito di segnalazioni e relazioni dell’Asl e dei carabinieri, ha emesso una ordinanza di sgombero di una intera palazzina nella quale alloggiavano una quindicina di persone straniere, quasi tutte senza fissa dimora, in totale assenza dei minimi standard igienico-sanitari.
Nello stabile le Forze dell’Ordine hanno accertato la presenza di cucine con allacci al gas effettuati senza il rispetto della sicurezza, bagni fatiscenti e cumuli di rifiuti speciali all’esterno della struttura.
Censimento degli stranieri
“Faccio il mio personale encomio ai carabinieri della stazione di Apricena, con il comandante Vincenzo Tricarico e il Maresciallo Giuseppe Sillitti, che con l’Asl di Foggia hanno portato alla luce questa grave situazione di illegalità e ci hanno permesso di intervenire in maniera tempestiva”, ha dichiarato il sindaco Antonio Potenza.
Avviato il censimento della popolazione straniera di Apricena per il quale si è già mobilitata la polizia municipale guidata dal comandante Mario Tricarico acquisendo informazioni dall’anagrafe comunale. Da dicembre, anche “controlli a tappeto per risalire alle presenze effettive e regolari sul nostro territorio.
“L’obiettivo è quello di scoprire e combattere tutte le situazioni di illegalità- scrive l’amministrazione in una nota- capire chi sono gli stranieri presenti ad Apricena, quanti sono regolari, che tipo di attività lavorativa svolgono e se vivono in case con regolare contratto di locazione, in cui sono rispettate le condizioni igienico sanitarie e di sicurezza”. Proprio sull’aspetto abitativo interverremo “con fermezza, rilevando e colpendo tutte le situazioni che non rispettano la legge”.
Illegalità e mercato del lavoro
L’operazione riguarderà in particolare il centro storico di Apricena. “La nostra polizia municipale – dice Potenza – dopo la fase di acquisizione dati, lavorerà al fianco dei Carabinieri per scoprire altre situazioni di illegalità che si ripercuotono, poi, anche sul mercato del lavoro locale e sulla sicurezza della nostra città. Siamo favorevoli all’integrazione e promuoviamo il rapporto con tutte le culture, ma sempre nel rispetto della legalità”.