
“Immediata esenzione totale del ticket sanitario per i pugliesi il cui reddito non supera i 24mila euro di reddito. Un impegno che assumo in modo categorico: se non dovessi mantenerlo entro i primi tre mesi dal mio insediamento, mi dimetterò da presidente della Regione Puglia”. Francesco Schittulli auspica l’appoggio dei forzisti ma ribadisce di essere il candidato delle forze che hanno dato il loro sostegno: “L’incontro con gli alleati socialisti che per primi hanno creduto nella mia candidatura (il Nuovo Psi di Michele Simone, ndr) è servito per ribadire la mia decisa e ferma discesa in campo”. Sul suo blog riassume l’appuntamento, plaudendo,dopo poche ore dalla sua elezione, a Sergio Mattarella, “l’uomo giusto al posto giusto, un moroteo come suo padre” conosciuto a Palermo per organizzare la Lilt.
Forza Italia tenta un sussulto
Netto sull’apprezzamento, a molte miglia di distanza dai fraintendimenti e dalle esitazioni di Fi, prosegue deciso: “Come il centrosinistra ha il suo candidato presidente, io sono il candidato del centrodestra sostenuto dal Nuovo Psi, Ncd e Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale”. I forzisti, dopo la bufera sul presidente della Repubblica e le dichiarazioni “sbrigative” di Renzi sulle riforme che “devono ripartire e non si può perder tempo coi partitini”, sembra tramortito. Esternazioni di Nino Marmo, vicepresidente dell’assise in via Capruzzi, rimbalzano sulla pagina facebook del suo collega Ignazio Zullo. L’ex aennino chiede al centrodestra “un sussulto di dignità politica”. Ammettendo che in Fi è in atto “una guerra all’ultimo sangue che non giova a nessuno, tantomeno alla Puglia, ma viene cavalcata da tutti. Se le dirigenze del centrodestra sono allo sbando, esiste ancora una larga maggioranza di cittadini indisponibili a sedersi accanto alla sinistra”. Segue un appello all’unità contro i“personalismi” e ai cittadini “perché suonino la sveglia a chi invece sta lavorando per distruggere un patrimonio politico”.
Linee programmatiche di Schittulli
Schittulli punta sulla “sua” coalizione fiducioso del sostegno che arriverà anche da Forza Italia, “partito di maggioranza di centrodestra, perché solo una coalizione unita e coesa potrà assicurare ai pugliesi la sconfitta di un centrosinistra che in questi dieci anni ha portato la Puglia al collasso in particolari settori fondamentali come la sanità, agricoltura, industria, commercio, ambiente”. E’ tempo di stilare dei programmi e il candidato in pectore, come gli altri partiti che si preparano per via Capruzzi- anche con qualche incrocio di cui Sel diffida, cioè la mano tesa di Emiliano ai grillini nel fissar alcuni temi comuni- si concentra, fra le altre cose, sui precari: “Particolare attenzione sarà rivolta nell’ assicurare stabilità lavorativa e ai nostri giovani con un’occupazione non precaria. Noi non stabilizzeremo solo gli amici-compagni, come hanno sempre fatto i governi di centrosinistra, ma coloro che con criteri di obiettiva trasparenza meritocratica si mostreranno i più preparati e competenti”.