Sulle nomine nelle ex municipalizzate interviene Luigi Buonarota, capogruppo di “Lavoro e Libertà” al Comune di Foggia. “Siamo alle solite – commenta il consigliere -. Con quelle nomine Landella ha saldato i suoi debiti politici, o almeno si spera. Proprio lui che in più di un’occasione e in piena battaglia elettorale aveva ribadito di essere contrario alle logiche del ballottaggio, contrario ai giochini di potere e ai ricatti, ha stretto più di un’alleanza per poter vincere la battaglia elettorale e le nomine dei nuovi CDA rappresentano un triste epilogo di questi compromessi, così come triste è la pagina che è stata scritta per la storia della nostra città. Il centrosinistra è compatto nel muovere critiche nei confronti di queste nomine – aggiunge Buonarota -. Personalmente sono d’accordo con quanto ha affermato Gianni Mongelli, che ha scritto sul proprio profilo Facebook: “Siamo alla pura lottizzazione politica con le Aziende Comunali utilizzate come elementi di scambio. Addio alle scelte che hanno dato risultati”. Niente di più vero. Negli ultimi 5 anni, con il passaggio agli amministratori unici finalmente si era fatto un passo avanti nella gestione delle ex municipalizzate”.
Secondo il consigliere comunale, “il ritorno ai Cda per le ex municipalizzate rappresenta un triste salto indietro di vent’anni: rimuovere gli amministratori unici non significa soltanto ritornare a vecchie e logore strategie di partito cadute ormai in disuso (il sottoscritto è sempre stato contrario ai consigli di amministrazione), ma significa anche rinunciare all’efficienza e alla buona gestione delle stesse. Dulcis in fundo le critiche arrivano anche dal centrodestra, con Franco di Giuseppe al primo posto, indignato perché nessuno della sua scuderia ha ricevuto nomine di un certo prestigio. Ma gli scontenti li troviamo anche tra i forzisti e addirittura nella lista civica dello stesso Landella, Destinazione Comune. Questo a testimonianza, e non c’era alcun bisogno, che da quelle parti si pensa di più al proprio tornaconto personale che al bene della città. Lor signori dimenticano la grave crisi in cui versa il nostro paese e la nostra città, dimenticano che chi li ha eletti si aspetta che si faccia la cosa giusta ed il bene per questa città: quindi posizionare strategicamente dei burattini nelle varie municipalizzate quanto può essere d’aiuto per la nostra città? Provate a rispondere a questa domanda – conclude Buonarota -. Io la risposta già la conosco e chi mi conosce sa qual è”.