Non convince l’operazione del sindaco di Orta Nova, Dino Tarantino, di “scontare” gli oneri di una società delle rinnovabili che negli anni scorsi ha piazzato molte pale eoliche nel Basso Tavoliere. Soprattutto dopo che l’ex sindaco Giuseppe Moscarella (adesso presidente del Consiglio comunale), fautore dell’accordo sottoscritto con Inergia spa nel 2007, nell’ultimo Consiglio comunale si è astenuto dal votare la riduzione del canone annuo dal 4 al 2 per cento. Non in denaro, ma in opere pubbliche.

Le accuse, questa volta, non arrivano dall’opposizione, ma dal consigliere di maggioranza Antonio Vece. “Pur di stipulare questa convenzione l’allora sindaco Moscarella bruciò tutte le tappe – ha spiegato durante un comizio pubblico -, sottoscrivendola in meno di 40 giorni. In poco tempo si sono inventati una gara, con tanto di linee guida per le società che avrebbero partecipato. Eppure, allora non c’erano regole precise nel settore”.
Poi l’attenzione si sposta sul presunto intreccio di interessi sullo sfondo: “Inergia ha ad Orta Nova due sponsor, uno studio tecnico (Di Tonno–Capobianco) e una impresa (Marseglia, dell’ingegnere ortese Mariano, da sempre collegato allo storico amministrazione della spa romana di via del Tritone Onorio Onori) vicini a Moscarella. La prova del legame è data dal fatto che negli ultimi anni questi soggetti hanno avuto incarichi e lavori per circa 10 milioni di euro”.
Secondo la ricostruzione, l’accordo per il parco da 57mW in località Ferranti prevedeva una tantum ed un canone: complessivamente si trattava di poco più di 1,4 milioni di euro ed un lavoro da 205mila euro; mentre il canone era fissato al 4% circa dell’energia prodotta (in buona sostanza circa 600mila euro per il Comune su 14-15 milioni di euro l’anno di utili per l’azienda).

Ma, secondo Vece, la società fino al 2008 nelle casse sarebbero entrati soltanto 197mila euro di “somme dovute”. Nelle more dell’autorizzazione unica rilasciata dalla Regione Puglia, Moscarella inoltre avrebbe chiesto un “acconto” iniziale alla società di 227mila euro, cifra lievitata a quasi 430mila euro nel 2010. È proprio in quell’anno che cambiano le linee guida con un decreto ministeriale. Per questo la Inergia decide di sospendere le anticipazioni, soprattutto perché proprio nella primavera del 2011 arriva il documento atteso, l’autorizzazione regionale. Iniziano i lavori per la realizzazione del parco eolico proprio nel pieno della campagna elettorale per le Amministrative, vinte dal candidato del centrosinistra Iaia Calvio (Pd).
Quest’ultima nel 2012 stipula un’altra convenzione con Eurowind, “nel giro di soli 15 giorni”. “Ad oggi questa società non ha versato un centesimo nelle casse del Comune. Ci hanno detto che nulla ci era dovuto e che potevamo benissimo fargli causa”. Perciò, l’amministrazione Tarantino non ci ha pensato due volte ed ha stanziato 38mila euro per intraprendere la via del contenzioso. Idea che non è nemmeno venuta in mente, invece, nei confronti di Inergia. Nell’incrocio di destini dunque, proprio l’ex vicesindaco Tarantino, da sindaco, avrebbe completato la prima operazione importante chiudendo il cerchio aperto dall’allora sindaco Moscarella. “È stata una vigliaccata l’astensione di Moscarella – conclude Vece – dopo l’accordo interno alla maggioranza per il quale avremmo dovuto votare tutti a favore. Il sospetto della beffa è ben più evidente per il fatto che ad astenersi dall’approvazione del parere c’è anche la dirigente Maria Di Meo, da sempre vicina all’amministrazione Tarantino-Moscarella“.