La questione Aipa tornerà in Consiglio comunale non appena saranno state effettuate le verifiche del caso. Quella presentata in consiglio oggi, come ha detto l’assessore al contenzioso Sergio Cangelli, è una relazione di tipo “ricognitivo”. Dopo tante notizie diffuse sull’argomento era il caso che se ne discutesse in quella sede. Il sindaco Landella, di fronte alla questione, si è mostrato più cauto del suo consigliere Giuseppe Mainiero: bene la revisione dei contratti ma sulla rescissione con Aipa bisogna stare attenti anche perché il Comune non è attrezzato a riscuotere. Questa la sostanza del suo pensiero. Ci sono poi le cause di risarcimento danni, un dato messo in rilievo anche dal consigliere Bruno Longo nel suo intervento.
Passa il bilancio di previsione 2014 con i voti della maggioranza, hanno votato contro i consiglieri di opposizione Leonardo di Gioia, Rosario Cusmai, Saverio Cassitti e Vincenzo Rizzi (di recente espulso dal Movimento5 stelle da cui si è dichiarato indipendente). Assenti gli altri, Augusto Marasco ha lasciato l’aula prima che si esprimesse il voto. Da notare che anche il consigliere di maggioranza Giuseppe Mainiero – nella giornata in cui il consiglio e la città solidarizzano con lui per l’attacco di cui è stato oggetto, quello dei manifesti funebri- non ha votato il bilancio perché “indispettito” da alcuni emendamenti che non sono stati accolti dalla segreteria. Riguardavano la ridistribuzione degli oneri di urbanizzazione per le imprese di cui avrebbe voluto aumentare la prima rata. Un vizio di forma, non sarebbero stati consegnati in tempo. In ogni caso il gesto di non votare con la maggioranza è stato eclatante e ha lasciato di stucco i suoi colleghi. Mainiero, tra l’altro, ha anche un assessore in giunta a rappresentare Fratelli d’Italia, Jenny Moffa. Nel pomeriggio, a suo sostegno, anche i Giovani Democratici sulla questione dei lugubri manifesti.
Passa anche il piano di alienazione e valorizzazione dei beni immobili che prevede anche i terreni di Borgo Incoronata e il punto sulla spesa di incarichi e consulenze (leggi il caso dei terreni dell’ex coop Fiore). Nel prima mattinata aveva abbandonato l’aula Sergio Clemente, capogruppo del Pd, dopo aver denunciato che le aule consiliari si trovano in locali troppo angusti. La minoranza che è rimasta ha votato contro il bilancio, in gran parte ereditato dalla precedente amministrazione.