La condizione posta da Tutolo per appoggiare Miglio era: salvaguardare il polo ospedaliero di Lucera, almeno fino alle prossime regionali. L’incontro fra Pentassuglia, assessore regionale alla sanità, Michele Emiliano e Leo Di Gioia è avvenuto. Dunque il sindaco della città sveva ha scelto dopo alcune “rassicurazioni”. Con lui si schiera anche Franco Metta (la Cicogna) di Cerignola. In una nota scrive: “Nessuno pensi che le civiche praticheranno una forma di isolazionismo, né ora né in seguito”. Infatti si organizzano.
Civiche a sinistra con Lonigro e Di Gioia
Nessun esponente lucerino del Pd è entrato in lista. Avrebbero potuto farlo Ziccardi e Del Gaudio, in particolare quest’ultimo, di corrente gentiliana, ma pare che l’accordo non sia stato trovato. L’assessore al bilancio Fabrizio Abate- esule dal Pd verso una civica che poi ha vinto- lancia un monito: “Votino per Tutolo se davvero ci tengono ad una battaglia del territorio”. Il paventato schieramento apolitico che da Lucera saliva fino ai monti dauni non prende corpo, l’assessore Leo di Gioia (una lista al 20% alle comunali foggiane) si intesta anche in questa tornata elettorale la leadership di un gruppo. E’ ‘Capitanata civica’, forte del sostegno di Emiliano.
Non solo. In ‘Uniti per la Capitanata’ si raccolgono diverse anime a sinistra, da Sel agli ex Idv, dal consigliere foggiano Sciagura de ‘Il pane e le rose’ (civica di Augusto Marasco alle comunali) al “giovane guerrigliero” Pasquale Pellegrino (centro democratico, la definizione è di Lonigro).
Il salto di Potenza (verso Miglio)
Gargano, subappennino, 5 reali siti, una distribuzione geografica che prescinde dal collegamento al candidato presidente, la legge non lo prevede, manca il premio di maggioranza: “Fino al 12 ottobre c’è tempo”, spiega il consigliere regionale di socialismo dauno Pino Lonigro. Anna Maria Torelli, vicesindaco di Antonio Potenza ad Apricena – dunque riconducibile a una civica di centrodestra- sceglie, addirittura, di stare con la sinistra. Alle spalle il sostegno dell’amministrazione comunale.
Il sindaco dell’alto Tavoliere – che non corre per la fascia a Palazzo Dogana come pareva deciso a fare- amico di vecchia data dell’assessore barese Leo Di Gioia, non si candida in prima persona ma sceglie, sostanzialmente, Miglio tramite Torelli. Lo sponsor di questa civica è Pino Lonigro. Alle comunali l’impostazione era più o meno la medesima. Per vie diverse ci si rincontra: “Ne portiamo almeno tre in consiglio provinciale”.
Cemento dei 12, “la Capitanata e il suo interesse”. Voteranno Miglio? Non si sa, potrebbero avere le mani libere fino al 12 ottobre, spiega un Lonigro prudente che, a suo tempo, contestò l’assenza di consultazioni verso un’elezione decisa da pochi nelle sedi di partito.
I big del Pd, Fi e Ncd
Paolo Mongiello non molla, contro Landella la lotta è tutta nel centrodestra. L’Udc di Cera sta con Miglio, i plurivotati di San Severo (Bocola) e Foggia (Iaccarrino) inclusi, ma anche esponenti di Rignano e San Giovanni. Cera ne presenta meno rispetto ai 12 standard.
Quattro liste in appoggio al centrosinistra e due al centrodestra. Apricena, data in un primo momento con Landella, ha cambiato orientamento nel caso specifico delle provinciali. Da Manfredonia- uno dei centri più grandi non in corsa per la presidenza- i consiglieri scelti sono Spaguolo (Udc), Titta e Latorre (Pd).
Big di centrodestra all’appello: Nobile, Tarantino, Casarella, Ursitti, cioè – in ordine- il sindaco di Vieste (un nome che vale per tutto il Gargano di Forza Italia), il sindaco di Orta Nova radicato nell’area politica e geografica, un consigliere di Cerignola anche portavoce di Fi e il capogruppo al comune di Foggia Raimondo Ursitti. Fabio Valerio da Lucera dove il centrodestra è all’opposizione.
Ncd sceglie di non piazzare consiglieri del capoluogo esi orienta verso altri centri, Cerignola in particolare, dove si sfida (anche) lo scettro a Fi. Tra i favoriti Luca Reddavide mentre su Manfredonia ma dall’altra parte politica, favorito Cosimo Titta, sempre del paese del Golfo.
Il Pd dal capoluogo ne porta due, Pasquale Russo (il fratello è sindaco di Sant’Agata) e Saverio Cassitti, socialista. Paolo Soccio, da San Marco in Lamis, in appoggio di Miglio, come il suo “rivale” Cera. Fuori i rappresentanti dei Giovani democratici. Si vota con due schede, una per il presidente e una per il consigliere provinciale, non collegate.