
SeL vuole vederci chiaro sul discusso progetto Tempa Rossa a Taranto. Per questo, il consigliere Alfredo Cervellera ha inviato al presidente del Consiglio, Onofrio Introna, al presidente Nichi Vendola e all’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro, una interrogazione urgente. “Con stupore – scrive – ho appreso dai giornali del parere favorevole espresso a nome e per conto della Regione Puglia dall’architetto Carlo Latrofa, nell’ambito della Conferenza di Servizi decisoria convocata presso il Ministero dell’Ambiente a Roma, in data 17 luglio scorso, che aveva al punto 4 dell’OdG lo scottante tema ‘ENI Raffineria. Progetto Tempa Rossa’. Un tema che a Taranto fa discutere e non solo gli ambientalisti, visto che il sindaco ed il Consiglio comunale si sono espressi ufficialmente per bloccare questo progetto che potrebbe aggravare le già precarie condizioni ambientali del nostro territorio. Ma il Progetto – continua Cervellera -, nonostante i pareri contrari del Comune, sembra inarrestabile. Il Ministero dell’Ambiente, incurante delle volontà locali, approva il progetto definitivo del suolo e del sottosuolo autorizzando in area inquinata SIN lo scavo di ben 300.000 metri cubici di terreno per insediarvi i due nuovi serbatoi di petrolio, che dovrebbero accogliere il greggio dalla Basilicata. Dal verbale di detta Conferenza si evince che c’è stata un’’ampia e approfondita discussione’ sull’argomento, ma non si precisa se il precitato rappresentante regionale sia intervenuto e con quali argomentazioni”. Poi conclude: “Per queste ragioni chiedo di conoscere le motivazioni del parere favorevole sottoscritto dal rappresentante della Regione; se tale parere sia stato o meno concordato con la Giunta Regionale o componenti di essa; qual è l’orientamento politico della Giunta regionale sull’intero Progetto dell’ENI Tempa Rossa, alla luce delle condizioni di degrado ambientale in cui versa il territorio tarantino; se la Giunta intenda o meno sottoporre a VAS il progetto Tempa Rossa. Visto il tema delicato della questione sono certo che sarà dato un sollecito riscontro alla presente interrogazione”.