“Ma loro da dove vengono, da Marte? Se si sta nella stessa barca si rema tutti nella stessa direzione, non è che i meriti sono propri e i demeriti degli altri, così non si ragiona”. Irritato dal plauso “a metà” di Pippo Cavaliere- l’ex assessore ha elogiato Mongelli e il suo salva-enti, con qualche remora per il pd- Angelo Colangione proprio non accetta quel finale un po’ al veleno. Dopo l’elogio per il salvataggio avvenuto, Cavaliere così concludeva la sua nota: “Nei giorni scorsi il segretario del Pd ha legittimamente rivendicato e riconosciuto i meriti del sindaco Mongelli e della coalizione di centrosinistra. Se si avesse avuto contezza fino in fondo dello sforzo compiuto e la lucidità politica di rivendicare questi aspetti nel corso della recente campagna elettorale, probabilmente non meno di 360 elettori avrebbero agito diversamente”.
Colangione, componente della segretaria provinciale, non ci sta, la campagna elettorale e quei pochi voti di scarto bruciano ancora ma, soprattutto, “è il ragionamento che è sbagliato”. Dunque, dice Colangione: “Andiamo a vedere chi si è impegnato in campagna elettorale e chi no, chi è rimasto a casa, o alla finestra, o chi addirittura ha sostenuto Landella”. Ritorna indietro, la storia da aprile ad oggi e da dopo le consultazioni che hanno decretato Marasco candidato è in salita. “Erano sei i candidati alle primarie, molti si sono ritirati durante la campagna elettorale, Sel ha sostenuto un altro sindaco, Mongelli non ha partecipato, Rita Saraò ha lascato il Pd, noi siamo rimasti dove eravamo e abbiamo fatto la nostra campagna elettorale, nessuno si è defilato. Oggi che tutti danno addosso al Pd non lo accettiamo. Poi ci sono gli assessori della giunta Mongelli che si sono schierati con altri candidati ed hanno rapidamente dimenticato il sostegno avuto dalla politica per lo svolgimento del loro incarico”.
Rivendica l’azione “corale” ed esorta: “Invitiamo analisti e commentatori ad evitare l’uso e l’abuso del senno di poi, utile solo a chi non ha brillato per impegno e coerenza in campagna elettorale”. 28 milioni di euro in arrivo per dieci anni di debiti. Tracollo scongiurato, commissariamento pure, ma, insomma, non sarà una passeggiata. Colangione prosegue: “In campagna elettorale ci siamo impegnati a fondo per far fruttare il lavoro svolto in consiglio comunale ed i sacrifici chiesti ai cittadini per rimettere in sesto finanze, struttura e servizi. Il nostro sforzo, però, è stato insufficiente, almeno fino a che non sarà dimostrato il contrario dalla opportuna e necessaria verifica giudiziaria dei risultati elettorali”.
Una conferenza stampa di Augusto Marasco prevista per domani spiegherà gli ulteriori passi verso il ricorso al Tar.