Torna a parlare Pino Autunno, storico team manager del Foggia durante l’era Capobianco ma già nei rossoneri con Pasquale Casillo presidente. In una lettera, Autunno smentisce le voci che lo davano nuovamente in società. Ecco cosa scrive: “Lo confesso: per un istante mi son sentito “scomodo”. Oltre che “indesiderato”. Sinceramente non pensavo che il mio nome potesse meritare tanta attenzione da parte di qualcuno all’interno del Foggia Calcio. Al punto da richiedere una intempestiva smentita ufficiale, arrivata per bocca del suo presidente Fabio Verile, in merito ad una mia presunta rentrée nel ruolo di team manager del club rossonero, così come riportato da qualche organo di informazione lo scorso fine settimana. Chiariamoci subito, a scanso di equivoci: tutto vero, non ho mai avuto alcun contatto con chicchessia dell’attuale entourage societario. Né ho mai pensato di tornare sul luogo del delitto, dopo che quattro estati fa fui ingiustamente estromesso (così come ha poi sancito il giudice della sezione Lavoro del Tribunale di Foggia) da colui che, per rispetto del suo passato (e non certo del suo presente!) preferisco non citare, ricordandolo tutt’al più come l’anima nera del calcio foggiano”. Chiaro il riferimento all’ex re del grano, Casillo.
“Non c’è assolutamente bisogno che ricordi, a chi oggi governa il Foggia, quale é stato il mio percorso in seno al club rossonero – continua Pino Autunno -, che ho servito con senso del dovere per circa un ventennio sempre in prima linea, sacrificando tutto, affetti familiari compresi. A parlare è il mio background professionale che, sarà pure un caso, è coinciso con la parentesi più significativa dei novanta anni di storia rossonera. Ormai però da qualche tempo il Foggia per me é tornato ad essere quello che è stato fino alla fine degli anni ottanta: un grande amore, e niente più. Che resiste, a dispetto di tutto, e che è destinato a non sfiorire mai. Comprenderete allora tutta la mia sorpresa ed emozione nel vedere nei giorni scorsi il mio nome riaccostato al Foggia Calcio. Emozione, che però è stata subito spazzata via dalla successiva precisazione del sito ufficiale della società che, quasi a voler rassicurare urbi et orbi, in tutta fretta mi ha cestinato.
Allora agli amici del Foggia Calcio, che inavvertitamente hanno riaperto in me una ferita mai del tutto rimarginata, dico che probabilmente con un briciolo di accortezza e sensibilità in più si sarebbe potuto evitare questa inutile e dannosa caduta di stile. Che rende inevitabile la mia doverosa replica indirizzata soprattutto a chi non sa quello che dice (perché é neofita del mondo del calcio) e, fatto ancora più grave, non sa quello che fa (mi scusi, sig. Luigi Miccoli, ma quell’apprezzamento su FB riferito ai miei trascorsi avrebbe potuto risparmiarselo: o forse Le devo rammentare che Lei oggi é un dirigente del Foggia Calcio e come tale dovrebbe comportarsi?). Diciamola proprio tutta, tanto per essere chiari fino in fondo: non è che il Foggia non sia interessato a Pino Autunno. E’ vero il contrario, semmai: è Pino Autunno a non essere interessato al Foggia. Il sottoscritto non é abituato a fare le nozze con i fichi secchi, e il Foggia di oggi, con tutto il rispetto per quei dirigenti pur capaci che ci stanno mettendo idee, faccia e risorse, non credo possa avere il privilegio di avvalersi di uno come me. Credetemi: l’esercizio (peraltro rispettabilissimo) del volontariato lo lascio volentieri a qualcun altro”.