In casa socialista non sono affatto meravigliati che Giulio Scapato sia designato assessore in una giunta di centrodestra. Andrà quasi sicuramente al contenzioso, ma per avere le caselle con nomi e deleghe definitive si dovrà attendere la riunione di stasera. I suoi sostenitori richiamano alla memoria il gesto “coraggioso” di schierarsi con Franco Landella prima del ballottaggio, il fatto poi che alle regionali le forze in campo daranno i socialisti dall’altra parte non è un problema. Del resto Leo Di Gioia è un assessore della giunta Vendola e Renzi governa col Nuovo centrodestra. Un quadro nazionale e regionale in cui saltano le coordinate solite è “l’esempio di grado più alto cui riferirsi”. Infatti il parallelo è servito nella spiegazione politica di Scapato con Landella.
Rimanendo nel circuito delle elezioni comunali: se l’apparentamento con Marasco fosse andato in porto Scapato sarebbe diventato consigliere, saltato l’accordo potrebbe essere assessore. “L’agnello sacrificale? No”, la risposta degli amici di partito. In consiglio, oltre a Luigi Buonarota, potrebbe scattare un altro nome della lista Lavoro e libertà, Pina Rizzi. In caso di dimissioni da parte di Leo Di Gioia e con Scapato, appunto, nell’esecutivo, un ritorno dopo gli anni da consigliere con Mongelli e l’assessorato all’annona e al personale nell’amministrazione Ciliberti.
Sergio Cangelli è l’altro nome in quota al sindaco per l’assessorato al bilancio, come abbiamo già scritto. Commercialista, da sempre vicino agli ambienti di Forza Italia, risponde a quel “rapporto fiduciario” su cui ha puntato Landella per la scelta di una delega importante. Il puzzle dei numeri dovrebbe essere questo: 2 in quota al sindaco, 3 a Forza Italia, 2 al Nuovo centrodestra con il vicesindaco, 1 a Fratelli d’Italia, 1 alla lista del sindaco Destinazione comune.
Le parole del segretario del Ncd Franco Di Giuseppe, tuttavia, ancora annunciano tempesta sulla chiusura dei 9 designati: “Abbiamo problemi, potremmo anche dare un appoggio esterno”. Insomma, a poche ore- forse- dal battesimo della squadra, persistono le frizioni. Probabile che Di Giuseppe abbia voluto schermare i nomi fino all’ultimo, o che effettivamente la trattativa per ottenere tre deleghe invece di due sia ancora in corso. In ogni caso pare declinata l’ipotesi di Raffaele Di Mauro in giunta, Erminia Roberto è confermata, Ilaria Mari, prima eletta, è in forse, un punto interrogativo su chi potrebbe andare al suo posto.
Gabriella Grilli, forzista, dirigente scolastico dell’istituto Volta di Foggia, andrà all’istruzione (si è candidata anche alle regionali col partito di Berlusconi nel 2010), l’altro forzista in giunta è Gianni De Rosa, consigliere comunale uscente. La delega probabile è al personale. Per Forza Italia è previsto un esterno, che potrebbe occuparsi di sicurezza.
La lista Destinazione comune, con i suoi quasi 5mila voti sarà rappresenta da Francesco Morese, 40 anni, alla sua prima esperienza politica. Lavora all’Asl (come il sindaco Landella e Ciccio D’Emilio, ndr) ed è segretario nazionale di uno dei sindacati ispettivi. Jenny Moffa (Fdi) è stata in questi anni attiva nei movimenti giovanili dell’università insieme al consigliere comunale del suo partito Giuseppe Mainiero. Commercialista e revisore dei conti, attualmente è in servizio all’Inps nell’area legale. E’ la prima dei non eletti in Fdi. Da assegnare i posti nelle municipalizzate, all’Amgas Massimo Russo va verso la sostituzione e per quanto riguarda Amiu, se sono confermate le indiscrezioni della prima ora, potrebbe essere interessata Lucia Lambresa. Al momento non scatterebbe nessuna delega per le altre due forze minori, Puglia prima di tutto e la Destra.