“Lo spumante già pronto nel tuo comitato per essere stappato al momento della vittoria alle 10 di sera, significa che sei convinto di vincere”. Dallo staff di Franco Landella commentano alcuni segnali premonitori sulle certezze del centrosinistra l’8 giugno scorso. Chi ha condotto la campagna elettorale sull’altro fronte si mostra molto perplesso sulle ultime mosse di Marasco: “Non è pensabile che i giornalisti a lui vicini gli abbiano consigliato certe risposte o atteggiamenti, evidentemente non ha ascoltato nessuno nell’ultimo periodo. Landella invece, ha sempre dato retta ai nostri suggerimenti”.
Esortato a “partire dalla realtà”, non è stato poi molto difficile, dopo dieci anni di opposizione, far emergere le cose che non andavano: “Loro ci esponevano le loro esigenze e istanze, noi le abbiamo trasformate in messaggi”. Stiamo parlando di Loris Castriota Skanderbegh, Paolo Ruotolo, Simone Perdonò e Enzo Palma, che ha curato l’aspetto grafico della comunicazione di Landella. Con loro discutiamo, anche, di questa “destra di popolo”: esiste, anche alla luce dei fallimenti di alcune amministrazioni importanti, o si deve necessariamente identificare con gli scatenati cori ultrà? “Mah, pensano forse che avere certe maniere spicce ed energiche sia cosa di centrodestra, invece potrebbero stare da qualunque parte politica. Il centrosinistra non è riuscito a intercettare il cambiamento, non inteso in senso grillino come demolizione. Non si può sempre intaccare le finanze dei cittadini o credere che l’economia siano solo palazzi. In questi anni non c’è stata partecipazione, Landella ha parlato di consulte di settore e di interazione con tutto il mondo produttivo”.
Stamattina il sindaco è stato in Camera di Commercio. Ha chiesto un sostegno economico per la prossima manifestazione sotto la Regione Puglia a favore del Gino Lisa: “Si parla molto dell’aeroporto foggiano ma le volontà politiche non le abbiamo ancora viste”. E’ questo gruppo di giornalisti, curatori della sua campagna elettorale, che potrebbe transitare nell’ufficio stampa del sindaco, riorganizzato o rivisto anche in base a quanto fu fatto, o non fatto, quando c’era capoufficio stampa Marco Laratro: “Un concorso per sei posti”. Insieme a loro, anche Vincenzo D’Errico, addetto stampa di Luigi Miranda in questa campagna elettorale. Elogi per lui: “Uno dei migliori professionisti di Foggia”.
Potrebbero dover rivedere la loro posizione Luca D’Andrea e soprattutto Roberto Parisi. Una scena, memorabile, riappare nella mente di alcuni suoi colleghi: “Dopo la vittoria di Ciliberti (2005, ndr) – ricordano dallo staff del nuovo sindaco -, nei corridoi del Comune c’erano in attesa i due nuovi addetti stampa, Nicla Crincoli e Cinzia Pellegrini. Arrivò Roberto Parisi, attualmente ancora nello staff del sindaco, per fargli conoscere il nuovo primo cittadino. Non aveva compreso il passaggio. Sostenne prima Costanzo Natale, poi passò ad Alfredo Grassi. In questa tornata elettorale stava con Ncd mentre stilava comunicati per il centrosinistra”. Nello slalom gigante, andiamo qualche passo avanti. Da Mongelli in poi, fidelizzando il suo contributo a Lucia Lambresa, -protagonista di un 18% che fruttò nel 2009 a Mongelli il posto da sindaco- è rimasto lì in Comune, né l’ex cittadino uscente ha mai pensato di rimuoverlo. Circa il “ripensamento” di altre figure professionali, dall’ufficio comunicazione di Landella citano la legge 150 del 2000 in base alla quale lo staff se lo porta il sindaco: “Giovanni Dello Iacovo si occupa di Area Vasta, che è un’altra cosa”. Alcuni giornalisti, ex addetti stampa della provincia, sono scesi in campo in questa campagna elettorale. Uno di questi è Antonello Abbattista: “Nei giorni del ballottaggio ha sostenuto Marasco”.