Oltre 90 anni di impegno e passione. E don Michele De Paolis non è affatto stanco. Il prete giovane tra i giovani si è reso protagonista dell’ennesima prova di umiltà durante la visita a Papa Francesco. De Paolis ha atteso paziente il suo turno per abbracciare Bergoglio e consegnargli alcuni doni.
Tra questi la croce francescana in legno d’ulivo fatta artigianalmente, il bauletto decorato con calice e patena in legno d’ulivo e per finire il suo libro: “Un prete scomodo”, ribattezzato erroneamente “incomodo” dal Papa. Oltre ai doni, benedetti dal Santo Padre, De Paolis ha consegnato una richiesta di preghiera di una coppia senza figli.
Ma la vera sorpresa è giunta dal Papa, ormai un habituè dei fuori programma. Francesco ha afferrato e baciato la mano di De Paolis davanti allo stupore dei presenti. Un gesto a testimoniare l’umiltà di un grande uomo dinanzi ad un altro della sua stessa levatura.
Don Michele ha consegnato alla sua pagina facebook il breve racconto della sua esperienza in Vaticano: “Ho concelebrato con Papa Francesco. Ho letto il vangelo. Dopo la celebrazione, il Papa ha ricevuto i presenti in un’altra sala. Io, col mio accompagnatore, eravamo gli ultimi. Pochi minuti, ma intensissimi: gli ho parlato delle “pietre scartate”, con cui vivo; gli ho presentato i doni (un crocifisso, un calice e una patena in legno d’ulivo, bellissimi); gli ho comunicato le nostre iniziative in corso per gli immigrati di Lampedusa. E’ rimasto assai contento. Gli ho detto:”Vorremmo tanto un’udienza per noi di Emmaus. E’ possibile?” “Tutto è possibile. Parlane con il Cardinale Maradiaga e combini lui ogni cosa”. Poi, (incredibile!) mi ha baciato la mano! Io l’ho abbracciato e ho pianto”.
LE FOTO DELL’INCONTRO IN VATICANO – VIDEO