L’invasione digitale di Monte Sant’Angelo ha centrato l’obiettivo. Muniti di reflex, tablet e smartphone, hanno risposto numerosi all’appuntamento dello scorso sabato, accogliendo l’invito dell’amministrazione comunale a fotografare il patrimonio culturale della città Unesco, inserita nelle oltre 400 invasioni digitali programmate quest’anno dalla rete nazionale nata da un’idea di Fabrizio Todisco, fondatore delle “Invasioni Digitali”. Sono un movimento di persone che supporta il patrimonio culturale del Belpaese “invadendolo” e documentando l’esperienza attraverso il web e i social media, prediligendo un approccio dal basso: chiunque può organizzare in maniera autonoma e indipendente singoli eventi in ogni angolo dello Stivale, in un periodo stabilito (la prima edizione, nell’aprile 2013, ha raccolto 225 invasioni fatte da 9434 persone per un totale di 10.798 opere fotografate, condivise e documentate sui social network).
L’invasione montanara, organizzata dall’assessorato al Turismo si inserisce nel piano di promozione territoriale, promosso dal Comune attraverso una serie di interventi e azioni già attuati (quali la card MSA, il biglietto unico per accedere ai musei e beni culturali della città, il protocollo d’intesa con Andria e Alberobello, che sotto il nome “Meraviglie di Puglia” promuove collegialmente i tre siti Unesco, e la rete della “Puglia sacra”, con San Giovanni Rotondo e Bari, nel segno di San Michele, San Pio e San Nicola) e in cantiere, per valorizzazione e promozione culturale e turistica.
In tutto una settantina i partecipanti, montanari e non. Un risultato ritenuto più che soddisfacente per le ricadute di visibilità che la rete amplifica. È stato “un pomeriggio eccezionale”, il commento del sindaco di Monte Sant’Angelo, Antonio di Iasio. “Un grande momento di promozione per la nostra città e per i nostri beni culturali, tra i vicoli suggestivi e i grandiosi monumenti della Città Unesco. Grazie alla ProLoco, a Ecogargano, a GarganoEventi e a IgersPuglia per la preziosa collaborazione. E grazie soprattutto a tutti gli invasori”, ha continuato, soddisfatto per la “grande partecipazione” e il “grande successo” per “una manifestazione che sicuramente verrà riproposta”.
Il Castello Normanno-Svevo-Aragonese, il Battistero di San Giovanni in Tumba (detto Tomba di Rotari), il Museo delle Arti e delle tradizioni popolari del Gargano “Giovanni Tancredi”, la Grotta Basilica-Santuario di San Michele Arcangelo e il Museo Lapidario (Cripte Longobarde) del Santuario i siti immortalati durante la visita guidata a cura di Giuseppe Palumbo e Lea Basta, promossi attraverso i canali e sui social network usando attraverso i tag #invasionidigitali (per la community nazionale)#invadimontesantangelo e#liberalacultura.
“È andata benissimo. Abbiamo registrato una grande partecipazione, con più di 70 partecipanti e per noi è grande risultato”, commenta a l’Immediato Pasquale Gatta, nello staff dell’Ufficio Comunicazione del Comune di Monte Sant’Angelo. “La cosa positiva e che non c’erano solo montanari, ma gente di fuori. È venuto anche qualche blogger che sta inondando il web con foto di Monte Sant’Angelo e c’era anche Anna Trecca di Orta Nova, una delle blogger più attive, che sta raccontando sul web tutta la visita.Quest’anno ci si è organizzati per tempo e abbiamo promosso questo appuntamento come assessorato al turismo per incentivare la promozione e fruizione attraverso la rete dei nostri beni culturali. Questo appuntamento -osserva Gatta- si inserisce all’interno del piano progettuale programmatico che l’amministrazione si è dato con l’intento di valorizzare e promuovere in tutti i modi e con tutti i mezzi i beni culturali di Monte Sant’Angelo e quando c’è stato la possibilità di farlo attraverso l’utilizzo della rete e social media abbiamo colto al volo l’opportunità, proprio perché le invasioni digitali non fanno altro che promuovere i beni culturali attraverso le nuove forme di comunicazione partecipata e multimediale”.