
Nel centro di 17mila abitanti del Basso Tavoliere quasi si pareggia la situazione della città capoluogo di provincia, che al momento conta 7 candidati sindaci. Presso il comitato elettorale allestito nel centralissimo Corso Umberto I, a pochi passi dai quartier generali di Dino Tarantino, Iaia Calvio e Peppino Moscarella e Pasquale Ruscitto, l’imprenditore agricolo e presidente del Consorzio provinciale Apo Cno (che raggruppa gli olivocoltori della Capitanata), ha illustrato le motivazioni della sua discesa in campo: “Ne avremmo fatto volentieri a meno, se ci fosse stato un impegno da parte della politica classica: così non è stato e avvertiamo l’esigenza di partecipare a questa nuova avventura per ridare slancio all’economia locale”. Chiaro il messaggio esposto: “La politica non è un fine, ma un grimaldello per velocizzare i progetti che intendiamo realizzare come soluzione ai problemi che attanagliano la nostra realtà: attingere dalle provvidenze dei fondi comunitari e regionali rappresenta infatti lo strumento giusto a disposizione delle future generazioni, alle quali non mancano le idee ma bisogna dar loro speranza e futuro”. A sostegno di Mastrogiacomo, della cui probabile candidatura si vociferava già nelle precedenti elezioni del 2011, ci saranno una lista civica (“il cui simbolo è un falco che afferra un ramoscello d’ulivo, in onore di Federico II, appassionato di questo rapace”) e il partito di ispirazione cristiana “La Rosa Bianca” fondato da Bruno Tabacci e Mario Baccini. “L’agricoltura è il volano per ripartire e superare la crisi, l’unico settore in cui non si può fallire – prosegue Mastrogiacomo – e ci focalizzeremo su ambiente e sociale quali componenti indispensabili per iniziare un percorso politico che non si fermerà alle elezioni amministrative, ma cercherà di andare avanti per esprimere le progettualità pronte ad essere analizzate e studiate in incontri monotematici”.