Vito Piazzolla si gioca tutto. Con 73 milioni di euro punta a stravolgere l’Asl di Foggia, puntando con decisione sui servizi territoriali (telemedicina e assistenza domiciliare integrata sui Monti Dauni, in particolare), su una nuova sede e, soprattutto, sull’assunzione di “giovani nativi digitali” per svecchiare una tecnostruttura che ha una media d’età superiore ai 50 anni.
La nuova sede: “Risparmiamo 1,5 milioni di euro sui fitti”
Dell’affittopoli dell’azienda foggiana da 1,2 miliardi di euro l’anno ne abbiamo scritto in più occasioni. Adesso, sembra essere arrivata la svolta. Sono avanzate, infatti, le procedure per la designazione di un finanziamento corposo (15 milioni di euro) per la nuova sede, nella quale saranno ospitati gli uffici amministrativi, i dipartimenti di prevenzione e riabilitazione, oltre al servizio farmaceutico. Altri 4 milioni, invece, verranno destinati alla ristrutturazione del Csm e centro diurno di Piazza Pavoncelli (1,5 milioni), ai servizi veterinari di via Montegrappa (1 milione) e alle attività ambulatoriali di via Grecia (1,5 milioni). “Nella prima fase – ha spiegato il dg -, abbiamo spostato in viale Fortore la direzione e l’unità di staff, il personale che era in corso Giannone, l’area risorse finanziarie e convenzioni di via Montegrappa, l’area gestione tecnica di viale Colombo e i magazzini e gli archivi di via Salpi nella cittadella dell’economia”. Alla Camera di commercio l’Asl corrisponderà per questo periodo 390mila euro all’anno. “Basti pensare – ha precisato Piazzolla – che finora abbiamo pagato 320mila euro l’anno solo per le direzioni e l’area tecnica, qui abbiamo portato anche il magazzino che ci costava 40mila euro…”. Il secondo step – da concludere entro il 2016 – sarà il “riutilizzo degli spazi lasciati liberi dal processo di accorpamento nelle strutture di proprietà”. “In particolare – precisano – si prevede di accorpare nella palazzina distretto di via Grecia il servizio farmaceutico territoriale, già in parte presente nello stabile”. Resterà invece a servizio del distretto la palazzina Poliambulatorio che ospiterà il consultorio familiare, il 118, l’auto medica, gli ambulatori destinati alle malattie coronariche e l’Adi. I locali liberati in via Montegrappa ospiteranno il servizio veterinario, ora il locazione in corso Giannone, ed il servizio invalidi civili di via Nedo Nadi. Così come il Csm sarà trasferito in via Alvarez. La terza fase prevede la conclusione, entro 3 anni, dell’utilizzo dei fondi Fesr per la nuova sede, per la quale sono al momento disponibili due suoli: uno nelle immediate vicinanze della Cittadella (preferito), l’altro di proprietà del Comune di Foggia in zona Macchia Gialla. “Il plesso ex Inam di Piazza della Libertà – ha chiosato Piazzolla – verrà destinato ad attività sanitarie. Il poliambulatorio della città di Foggia potrà essere così classificato di terzo livello. A regime potrà erogare tutte le prestazioni specialistiche oltre alla diagnostica per immagini e di laboratorio ed il consultorio familiare”.
Telemedicina e cure a casa per i Monti Dauni
Potrebbe cambiare molto l’offerta sanitaria nel Subappennino. Se è vero che negli ultimi anni si è spinto molto sulle residenze sociosanitarie (Rssa) – spesso poco attrattive e con ricoveri in alcuni casi inappropriati -, adesso si punterà sulle cure a casa. In un paio di mesi dovrà partire l’Adi, assistenza domiciliare integrata, per la quale verranno investiti 9 milioni di euro. Altri 7,5 milioni verranno destinati alla telemedicina, attraverso la quale sarà possibile “monitorare a distanza i pazienti”. Per le cosiddette “aree interne”, verranno destinati complessivamente 25 milioni di euro. Il resto delle risorse servirà all’Asl di Foggia per completare il processo di riconversione dei tre ospedali chiusi (San Marco in Lamis, Torremaggiore e Monte Sant’Angelo), potenziare la diagnostica specialistica, la medicina penitenziaria e l’emergenza-urgenza. Un capitolo a parte verrà destinato all’efficientamento energetico delle strutture aziendali.
Ripartono i concorsi
“Il problema del personale continua ad essere il mio assillo”. Piazzolla incontrerà nuovamente in questi giorni il direttore dell’area salute Giovanni Gorgoni, in attesa dell’okay definitivo alla nuova quota assunzioni. “Non potremo assumere nuovi amministrativi – ha precisato -, eppure a breve rimarremo con 8 dirigenti d’area: con queste risorse dovremmo gestire un’azienda da 1,2 miliardi? È paradossale, se si pensa che dovremmo avere un direttore amministrativo per ogni distretto”. Eppure, al momento, dopo le dimissioni lampo di Giuseppe Nuzzolese, anche la casella principale è scoperta. “A breve annunceremo il nuovo direttore amministrativo – ha aggiunto, paragonandosi scherzosamente al presidente del Palermo Zamparini -, ma ciò che mi preme è trovare le risorse per assumere giovani”. Intanto, ripartirà a breve il concorso per coadiutori amministrativi, bloccatosi con l’ex direttore generale Attilio Manfrini. “La prova per la selezione verrà svolta, con molta probabilità, nell’auditorio della Camera di commercio”, ha spiegato la dirigente Anna Maria Gualano.