Vogliono vederci chiaro i due pentastellati del Comune di Foggia, Giovanni Quarato e il capogruppo Giuseppe Fatigato sui debiti fuori bilancio del Comune di Foggia. In commissione Bilancio insieme al presidente Salvatore De Martino gli eletti stanno cercando di sbrogliare alcune matasse, anche con l’ausilio dell’ex consigliere Marcello Sciagura che nella passata consiliatura se ne occupò diffusamente.
Tra le tante anomalie dei debiti fuori bilancio c’è quella dell’Unioeco soc. coop. in L.C.A, per la quale l’altro giorno in consiglio Zoom è stato portato il riconoscimento di legittimità di un debito fuori bilancio – art. 194 lett. a) del TUEL per la esecuzione di opere suppletive per l’impianto di biostabilizzazione che il Tribunale di Foggia ha sancito pari a ben 7.285.543,79 euro. In passato Unieco aveva già pignorato i beni del Comune per altri 700mila euro.
Il debito fuori bilancio inscritto negli anni addietro sin dai tempi di Gianni Mongelli sindaco per circa 5 milioni di euro è cresciuto fino a 7,2 milioni. A far porre più di un interrogativo ai pentastellati sono i tempi. “L’incartamento dall’avvocatura era stato trasferito con parere dei revisori nel gennaio del 2020, ma è arrivato a destinazione all’Ufficio di presidenza del consiglio sono a novembre del 2020, con relativo passaggio agli uffici finanziari. Cosa è successo nel frattempo? Perché questo debito si è fermato ed è lievitato?”, si chiede Fatigato a l’Immediato. Si tratta di lavori che hanno ormai quasi 5 lustri e derivano addirittura dalla gestione di Elio Aimola dell’azienda Amica.