Due episodi distinti, avvenuti a distanza di pochi mesi, hanno acceso i riflettori su una nuova e preoccupante modalità criminale che sta colpendo l’area al confine tra la provincia di Barletta-Andria-Trani e il sud del Foggiano: sequestri lampo di imprenditori agricoli o autotrasportatori, trattenuti per poche ore e rilasciati dopo il pagamento di un riscatto da parte dei familiari.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno, le vittime sarebbero state bloccate e incappucciate in aperta campagna, quindi portate in luoghi isolati nel territorio del basso Tavoliere, tra Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia. Una volta trattenute per alcune ore, sarebbero state rilasciate dopo che i familiari, sotto minaccia, avevano consegnato alcune migliaia di euro ai rapitori. Una dinamica che, pur nella sua brevità, ha seminato panico nel mondo agricolo e produttivo della zona.
Massima allerta e rafforzamento dei controlli
Stamattina si è riunito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dalla prefetta della BAT Silvana D’Agostino per fare il punto sulle misure da adottare dopo questi episodi. All’incontro, oltre ai vertici provinciali delle forze dell’ordine, hanno partecipato anche rappresentanti delle associazioni agricole, chiamate a rafforzare la collaborazione con le istituzioni.
“La nostra attenzione è, e resterà, alta” ha dichiarato la prefetta, sottolineando che, sebbene si tratti di episodi gravi, al momento appaiono isolati. Le indagini sono affidate ai carabinieri, che hanno intensificato l’attività investigativa sul territorio, in particolare dopo il recente potenziamento della stazione dell’Arma a San Ferdinando di Puglia.
Appello alla collaborazione con lo Stato
Dalla riunione è emersa anche la necessità di una maggiore cooperazione da parte del mondo agricolo. Le associazioni di categoria sono state invitate non solo a promuovere la denuncia di episodi sospetti, ma anche a diffondere una vera e propria cultura della sicurezza, incentivando l’adesione a consorzi e istituti di vigilanza privati.
Sul piano operativo, la prefetta ha annunciato che la polizia continuerà a garantire una presenza capillare grazie anche a rinforzi provenienti da altre province. In parallelo, i carabinieri impiegheranno reparti specializzati per attività di controllo ad alto impatto che prenderanno il via nelle prossime settimane.
Un messaggio forte e chiaro, quello delle istituzioni, per rispondere alla paura che cresce in un’area sempre più sensibile e già segnata da criticità legate alla criminalità rurale e ai reati predatori.