Alla fine la sorpresa è arrivata nel congresso cittadino dei Fratelli d’Italia Foggia. Per tutta la giornata di ieri i sostenitori di Daria Cascarano hanno provato a ricucire per un accordo e una candidatura unitaria.
Ma il parlamentare Giandonato La Salandra e il gruppo dirigente legato a Giannicola De Leonardis hanno ritenuto di dover andare a contarsi, supportando così le giuste ambizioni del commissario uscente, il giovane Mario Giampietro. Daria Cascarano quindi alle 22 di ieri sera non è stata individuata come candidata unitaria.
E oggi rischia, dopo i successi della sua referente la senatrice Annamaria Fallucchi in tutta la provincia, di rimanere battuta se non riuscirà a convincere gli indecisi.
Chi sarà a guidare il partito meloniano foggiano nelle prossime trattative per le regionali e per la costruzione di una leadership di centrodestra capace di porsi come alternativa al campo largo progressista della sindaca Maria Aida Episcopo?
La mozione di Cascarano scritta insieme ai suoi grandi sostenitori, e in particolare con Bruno Longo, è intrisa di cultura di destra. Del resto Cascarano che era diventata la pupilla di Paolo Agostinacchio e con lui alle scorse amministrative aveva organizzato diversi momenti culturali elettorali non ha mai nascosto la sua profonda visione conservatrice sul piano dei valori.
Nel suo documento si legge: “La cultura cosiddetta Woke, la cancel culture, il fanatismo climatico, la cultura Gender, l’accoglienza senza frontiere, tutte invenzioni sostenute a fini puramente economico-finanziari dalle èlite mondiali stanno subendo sensibili battute d’arresto, nonostante l’incredibile apparato di stampa, sostegno finanziario ed istituzionale messo a loro disposizione. La coscientizzazione popolare, avvenuta grazie anche a Giorgia Meloni, meravigliosa interprete del sentimento popolare, in Italia (Hegel nel suo ‘L’eroe’ in sintesi afferma che l’eroe non è quello che vince sempre, ma chi riesce ad interpretare il sentimento popolare) ha fatto crescere esponenzialmente, Fratelli d’Italia, fino a farlo diventare il primo partito della nazione e a condurre il centrodestra al Governo”.
Tante le citazioni di un documento coltissimo. Da Hegel a Gordon Allport. Cascarano proporrà la Mozione Foggia. E il partito dovrà avere i circoli e una scuola politica.
Secondo lei la città è afflitta da una serie di pregiudizi, vera e propria causa dell’arretramento culturale, sociale ed economico di tutta la Capitanata. “Dobbiamo invertire la rotta e ritrovare l’orgoglio di essere foggiani. Il nuovo luogo comune sarà: vieni a Foggia sia per Foggia che per i foggiani”.
“A che serve affermare a livello locale, regionale e nazionale, che Foggia è brutta e cattiva, ultima fra le ultime se poi le istituzioni sono immobili, il popolo non reagisce ed i partiti politici assenti? Foggia è ultima fra le ultime solo per farla apparire brutta e cattiva nelle tv nazionali e quindi abbandonarla a se stessa? Occorre costruire e scrivere a più mani una ‘Mozione Foggia’, (art. 50 costituzione) che contenga tutte le criticità descritte, da discutere in Parlamento, poiché un caso nazionale va discusso, senza egoismi politici e partitici, solo e soltanto dalla politica nazionale se si vogliono individuare soluzioni adeguate, efficienti e ed efficaci nel breve e medio periodo.
Foggia è stata una città che ha vissuto momenti di grande splendore ed orgoglio: la città amata da Federico II, il granaio d’Italia, un luogo fiorente a livello produttivo dove la provincia si riversava tutti i weekend per trascorrere le sue ore di piacere camminando tra viali alberati ricchi di negozi eleganti. Abbiamo tanta storia e bellezze da raccontare, valorizzare e rendere più fruibili: gli Ipogei, la chiesa delle Croci, la millenaria cattedrale, il parco regionale bosco dell’Incoronata, che è il bosco di pianura più grande di Italia, i musei dove ci sono i resti del più grande sito archeologico del Neolitico, la villa ottocentesca, che è il secondo parco urbano più grande del sud Italia dopo Napoli e il nostro amato teatro Giordano che è il più antico teatro funzionante di Puglia.
Uno degli aspetti nevralgici dell’azione sul territorio è il Distretto Urbano del Commercio che può contribuire a sostenere e mettere in rete le iniziative utili a qualificare e sviluppare il sistema commerciale quale componente essenziale del tessuto sociale di un’area urbana. Dando inoltre l’opportunità di partecipare a bandi pubblici e accedere a convenzioni, condividendo know-how e attrezzature, offrendo e acquistando beni e servizi a prezzi calmierati, favorendo la cooperazione tra gli operatori. Subito dopo il Progetto Operativo deve contenere le azioni che il DUC deve realizzare in concreto per arginare gli squilibri e creare una concorrenza armonica. Servirà valorizzare limiti e regole, contro una deregolamentazione selvaggia, che riguardano: la coerenza urbanistica, l’attenzione all’ambiente e alla salute e la razionalizzazione del servizio agli utenti”.
Chiare le idee su come sarà l’organizzazione del partito. “La segreteria cittadina sarà un luogo di confronto e dibattito dove si svolgeranno appuntamenti cadenzati per mantenere viva la rete con i nostri rappresentanti nelle varie istituzioni e i militanti, oltre che avvicinare con più facilità tutti i cittadini che lo vorranno”.