Un’infrastruttura da oltre un milione e 800mila euro, pensata per rilanciare la mobilità e valorizzare Manfredonia come “porta del Gargano”, è oggi il simbolo di un fallimento. La stazione ferroviaria cittadina, servita da un solo treno attivo solo nei mesi estivi, resta per il resto dell’anno inutilizzata, circondata da erbacce e degrado. Una “cattedrale nel deserto” che, secondo il Movimento Civico Città Protagonista, incarna l’assenza di strategia dell’attuale amministrazione comunale.
“Stazione inutilizzata per 11 mesi, è una presa in giro”
È un atto d’accusa durissimo quello che il movimento civico rivolge al sindaco Domenico La Marca e alla maggioranza dopo il servizio di Striscia la Notizia. “Parlare di destagionalizzazione del turismo e al tempo stesso lasciare inutilizzata un’infrastruttura strategica come la stazione – scrivono – è una presa in giro intollerabile verso cittadini e operatori economici”.
Nei giorni scorsi, le opposizioni avevano presentato una mozione in Consiglio comunale per accendere i riflettori sulla questione e chiedere alla giunta di attivarsi con soluzioni concrete. Un appello al confronto e alla responsabilità, respinto però dalla maggioranza con un secco voto contrario. “Una bocciatura cieca e motivata dal nulla – accusano dal movimento – mentre si parla vagamente di ‘grandi progetti’ senza mai entrare nel merito”.
Il caso Striscia e le contraddizioni del primo cittadino
Ad aggravare il quadro, secondo “Città Protagonista”, c’è anche la recente intervista del sindaco rilasciata a Striscia la Notizia, dove il primo cittadino sarebbe apparso “disorientato e contraddittorio”, smentendo le proprie dichiarazioni rilasciate in precedenti Consigli comunali. “Un giorno dice una cosa, il giorno dopo il contrario. Davanti alle telecamere prova goffamente a recuperare terreno, ma appare per ciò che è: un sindaco senza idee, senza strategia e senza un piano per la città”.
“Serve una guida politica vera, non slogan vuoti”
Il Movimento Civico chiede una svolta: “Manfredonia merita una classe dirigente all’altezza della sua storia e delle sue potenzialità. Non chi cambia versione a seconda del pubblico o boccia le proposte solo perché vengono dall’opposizione”. Secondo i firmatari del comunicato, la stazione ferroviaria – oggi pressoché inutile per buona parte dell’anno – è lo specchio di un’amministrazione “confusa, incapace e distante dai bisogni reali della comunità”.
Il testo si chiude con una domanda provocatoria rivolta direttamente al sindaco: “Sa davvero dove sta andando questa città? O è solo il portavoce di decisioni prese altrove?”. Per il movimento, il tempo delle promesse è finito: “Il treno della serietà e della responsabilità è passato. E il sindaco, ancora una volta, è rimasto a terra”.