Il porto di Peschici è invaso dalla sabbia e il fondale interno al bacino ha ormai raggiunto livelli critici. Le immagini diffuse dagli operatori del settore parlano chiaro: nel cuore dello scalo marittimo l’acqua non supera i 30 centimetri di profondità, come dimostra un ombrellone piantato simbolicamente al centro del porto. La situazione ha allarmato armatori e pescatori, preoccupati per la sicurezza della navigazione e per la possibile sospensione dei collegamenti marittimi con le Isole Tremiti.
L’intervento della Regione
In risposta all’emergenza è intervenuta la Regione Puglia, con il vicepresidente Raffaele Piemontese, che ha annunciato un finanziamento di 300mila euro a sostegno del dragaggio. “I soldi li abbiamo dati al Comune di Peschici che ora provvederà ad impegnare le risorse. I peschiciani stiano tranquilli”, ha dichiarato Piemontese.
Il porto, strategico sia per il turismo che per la pesca, non riceveva un intervento strutturale di questo tipo dal lontano 1994, rendendo il finanziamento un passaggio cruciale per il ripristino della piena operatività.
Il Comune: “Pronti a partire con i lavori”
La responsabilità ora passa al Comune di Peschici, che ha assicurato tempi rapidi per l’inizio delle operazioni. “Il dragaggio si farà. È nostro interesse tenere il porto in condizioni buone”, ha dichiarato l’amministrazione. I primi lavori, destinati a superare l’emergenza in maniera provvisoria, partiranno entro dieci giorni grazie a un primo stanziamento di 30mila euro.
Successivamente si procederà con il dragaggio vero e proprio, che richiederà l’impiego della totalità dei fondi messi a disposizione dalla Regione. Una manovra che restituirà piena funzionalità al porto e che rappresenta una delle operazioni più consistenti effettuate sulla struttura negli ultimi trent’anni.
Il ripristino dei fondali è considerato fondamentale per la stagione estiva ormai alle porte e per garantire il collegamento con le Tremiti, crocevia turistico ed economico di primaria importanza per la costa garganica.