Riunione di maggioranza del campo largo progressista, che era prevista nel pomeriggio di oggi, è stata rinviata al 5 maggio. La sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo temerebbe domani sul bilancio di incappare nella diffida prefettizia e di replicare quanto sta accadendo in Provincia col presidente Giuseppe Nobiletti che non ha più i numeri in aula.
Sono forti le frizioni con la coalizione, in particolare con i due eletti del Psi, con Pasquale Cataneo di Italia nel Meridione e con l’indipendente Antonio Pio Mancini. Ma sullo sfondo c’è anche una forte frattura sui temi urbanistici tra Pd e M5S, che in conferenza stampa ha dettagliato la road map desiderata dai pentastellati su Pug, rigenerazione urbana e stop al consumo di suolo.
Nel Pd c’è grosso fatalismo. “Non è con questa amministrazione che riusciremo a fare la rigenerazione urbana, servirà un altro mandato”, ha spiegato un eletto ad un piddino che ha interessi per la riqualificazione dei Quartieri Settecenteschi.
Se da un lato c’è chi avrebbe consigliato alla prima cittadina di fare come la collega sanseverese Lidya Colangelo scegliendo la strada di un mini rimpasto, dall’altro l’ex provveditora avrebbe scelto la via dell’aut aut. E minaccerebbe ancora dimissioni, spaventando non poco i suoi fedelissimi in Giunta.
Le questioni però si intersecano con molta evidenza agli schieramenti per le prossime regionali, dove potrebbe tornare in pista un nome di razza della politica provinciale e regionale come l’ex assessora regionale ed ex europarlamentare Elena Gentile, che potrebbe essere candidata insieme a Nichi Vendola con la lista di Alleanza Verdi e Sinistra e Psi.
Il Psi, forte di due consiglieri in aula (Mino Di Chiara e Stefania Rignanese sottratta alle opposizioni) rivendica un posto in Giunta e avrebbe già il nome: la prima degli eletti della lista messa su da Sergio Clemente Tempi Nuovi, la dottoressa Carmen Russo, figlia d’arte del dottor Pasquale Russo da sempre legato alla politica cerignolana.
I socialisti, che alle prossime regionali tenteranno la carta dell’avvocato Giulio Scapato, e molte altre forze politiche fanno un ragionamento semplice e si fanno un po’ di domande. Uno: perché tenere in Giunta due assessori come Lorenzo Frattarolo e Daniela Patano dallo scarso bottino elettorale?
Due: perché assommare deleghe pesanti come Lavori Pubblici e Urbanistica su un solo professionista bocciato in aula su un atto di fondamentale importanza? Tre: quali sono i risultati raggiunti dalla Giunta tali da difenderla a spada tratta?
Intanto sono già pronti gli accordi e i nomi delle due liste civiche di Antonio Decaro e della lista di sinistra. Domani potrebbero esservi nuovamente assenze strategiche.