Clima teso in Ataf Spa, la società di trasporto pubblico di Foggia. Questa mattina, 29 aprile, le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Faisa Confail hanno abbandonato il tavolo di confronto convocato dall’azienda, denunciando un comportamento definito “irrispettoso e antisindacale”.
Secondo quanto riferito in un duro comunicato, dopo circa 50 minuti di attesa, i rappresentanti sindacali hanno deciso di lasciare la sede di Ataf in seguito alla scoperta che la dirigenza aziendale si stava intrattenendo in contemporanea con un’altra sigla sindacale, in un’altra stanza, nonostante fosse stata convocata una riunione unitaria.
Sindacati sul piede di guerra: “Gravi discriminazioni”
Le sigle parlano apertamente di atteggiamento discriminatorio, che avrebbe compromesso il regolare percorso delle relazioni sindacali in un momento particolarmente delicato per l’azienda.
Nel mirino c’è anche l’imminente scadenza della proroga dell’accordo di secondo livello, più volte rinviata, che potrebbe avere ripercussioni pesantissime sugli stipendi dei lavoratori, con decurtazioni significative.
“Alla luce di quanto accaduto – scrivono i sindacati – chiediamo un incontro urgente con la Proprietà, indispensabile per ripristinare corrette e regolari relazioni industriali e affrontare tutte le problematiche aziendali ancora irrisolte”.
Appello alla sindaca e al Comune
La richiesta di incontro è stata indirizzata direttamente alla sindaca Maria Aida Episcopo, all’assessore alle partecipate Davide Emanuele, al capo di gabinetto Giuseppe Marchitelli, nonché al presidente del Cda di Ataf Domenico Morsuillo e ai responsabili aziendali.
I sindacati precisano inoltre che, qualora durante l’incontro odierno fossero state assunte decisioni con altre sigle, le rigettano in anticipo, considerandole nulle per vizi formali.
La vertenza Ataf si conferma così uno dei nodi più spinosi che la nuova amministrazione comunale di Foggia dovrà affrontare con urgenza.