La conferenza stampa di chiarimenti e annunci doveva esserci subito dopo la Pasquetta, ma per rispetto del lutto per la morte di Papa Francesco è stata rinviata al 24 aprile. Qualche giorno prima della riunione di maggioranza. Per la prima volta, sembra che il coordinatore provinciale del MoVimento 5 Stelle, l’eurodeputato Mario Furore abbia totalmente disapprovato l’atteggiamento della sindaca Maria Aida Episcopo, che politicamente resta una sua “creatura”, se si considera che è stato il politico pentastellato ad imporre il suo nome al tavolo della coalizione del campo largo progressista per la candidatura a prima cittadina.
Dall’estero, dove era in viaggio, Furore ha seguito in diretta i vari passaggi del disfacimento della maggioranza nonostante il fuso orario, ha approfondito tutte le vicende che hanno accompagnato il difficile voto sulla delibera che avrebbe potuto chiudere una pagina di storia urbanistica della città, il Social Housing, vecchia 17 anni.
L’assenza in Consiglio di Episcopo, per una non meglio identificata incompatibilità, secondo quanto raccontano fonti pentastellate avrebbe deluso molto il M5S, che invece si è presentato compatto e ha votato, pur non senza divisioni interne e iniziali tentennamenti, per il sì alla delibera confezionata dal super assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, l’ingegner Pino Galasso.
Dentro al campo largo il MoVimento resta l’unica forza politica che ha accolto la linea amministrativa di Galasso, dal momento che hanno espresso voto contrario socialisti, indipendenti, calendiani e meridionalisti e ci sono state le importanti defezioni in aula di CON e Pd. È facile dirsi contro il Social Housing se poi manca all’appello la maggioranza dei propri eletti, strategicamente.
Ebbene, i pentastellati hanno deciso di anticipare la sindaca, che ha convocato la riunione il prossimo 29 aprile. Illustreranno le loro richieste per continuare a stare insieme in conferenza stampa.
Chiedono senza ulteriori ritardi un percorso partecipato che stimoli l’amministrazione comunale alla redazione di un Piano Urbanistico Generale. Insomma il M5S vuole avviare senza più dubbi e false partenze il Pug, pena il ritiro delle sue due assessore dalla Giunta. Poco importa se la sussistenza del Social Housing renda quel Pug quasi privo di valore urbanistico.