Non si placa la tempesta politica scoppiata dopo l’ultima seduta del Consiglio provinciale di Foggia. Dopo la clamorosa bocciatura del Rendiconto 2024 da parte di Pd e CON, arriva ora un durissimo attacco frontale del consigliere Pasquale Ciruolo del gruppo CON, che punta il dito direttamente contro il presidente della Provincia Giuseppe Nobiletti, accusandolo di comportamenti “subdoli”, “sciatti” e “orientati unicamente alla conservazione della poltrona”.
“Variazioni di bilancio notificate a sorpresa per raccattare voti”
Ciruolo denuncia la strategia messa in atto dal presidente alla vigilia del Consiglio: “Soltanto 24 ore prima della seduta– spiega – Nobiletti ha inviato ai consiglieri delle variazioni di bilancio, senza alcun confronto preventivo, come invece sarebbe doveroso”. Non si tratta, secondo il consigliere, di interventi pensati per rispondere a priorità della Capitanata, bensì di “tentativi balordi e miseri per ottenere qualche voto in più”. E aggiunge con sarcasmo: “Mi meraviglia che non abbia inserito il vicolo di casa mia pur di avere il mio voto”.
“Debiti fuori bilancio per emergenze prevedibili”
Ma le critiche non si fermano alla gestione del bilancio. Nel mirino anche i debiti fuori bilancio legati agli interventi per la neve. “Si tratta di sciatteria amministrativa – accusa Ciruolo – perché l’emergenza neve è tutt’altro che imprevedibile”. La procedura per l’affidamento dei servizi invernali, racconta, è partita tardi e male: una gara unica su tutto il territorio, lanciata ad ottobre 2024 e andata deserta, poi riproposta e vinta solo a dicembre da un’associazione temporanea di imprese, che dovrà subappaltare i servizi. Nel frattempo, con le somme vincolate e l’impreparazione generalizzata, “è stato necessario ricorrere alla somma urgenza”. Il risultato? Un’altra spesa imprevista sulle spalle dei cittadini.
Il caso concorsuale e la causa persa
Il consigliere denuncia anche un altro episodio emerso durante la discussione in aula: la gestione controversa di un concorso. Nobiletti, secondo quanto riferito, avrebbe annullato una graduatoria già approvata per procedere con assunzioni da un altro elenco. La Provincia è stata condannata in primo grado a riassumere i ricorrenti e a pagare stipendi arretrati, interessi e spese legali. “In appello – afferma Ciruolo – la sentenza ha ribadito che l’atto del presidente è illegittimo. Un altro sperpero di denaro pubblico, che diventerà un nuovo debito fuori bilancio. Ma a pagare saranno sempre i cittadini, non lui”.
“Appalti, incarichi e poltrone: tutto per restare in sella”
Ciruolo annuncia che nel prossimo Consiglio porterà alla luce un ulteriore atto sospetto da 70mila euro, e ricorda l’affidamento diretto da 96mila euro, poi ritirato solo grazie alle pressioni politiche. “Tutto ruota – spiega – intorno al tentativo continuo di raccattare qualche voto per giustificare un attaccamento alla poltrona motivato esclusivamente da interesse personale”.
“La Provincia trasformata in segreteria politica”
La conclusione è un atto d’accusa che lascia poco spazio ai fraintendimenti: “La Provincia è oggi paralizzata, senza una maggioranza politica vera, e sacrificata ai giochi di potere di un presidente che ha trasformato l’ente che dovrebbe rappresentare l’intera Capitanata in una segreteria personale”. Il gruppo CON prende le distanze da questa linea e promette battaglia nelle prossime sedute. “Non possiamo restare spettatori davanti a questo degrado istituzionale. La Capitanata merita molto di più”.