“La sindaca Episcopo prenda atto del fallimento della propria gestione – e non di certo amministrazione – e rassegni irrevocabilmente le dimissioni dando così la possibilità agli elettori foggiani di votare un personale politico capace di guidare la città”. Lo affermano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Claudio Amorese, Concetta Soragnese, Maurizio Accettulli e Gino Fusco che proseguono: “Ciò che si è palesato definitivamente nel Consiglio comunale di ieri è una totale spaccatura tra la sindaca e i consiglieri comunali che costituiscono la sua traballante maggioranza. La sua assenza in Aula, motivata con una incompatibilità, unita al fatto che su un accapo importantissimo quale l’housing sociale il centrosinistra del variopinto campo largo è andato addirittura sotto, sono la cifra politica del capolinea a cui è arrivata questa insipiente esperienza amministrativa”.
“I foggiani aspettano da un anno e mezzo risposte su ogni tema possibile che dovrebbe rappresentare la prassi del buon governo di una città: dai servizi all’urbanistica, dall’emergenza abitativa ai lavori pubblici, dall’igiene urbana alla pubblica illuminazione, dalla gestione del verde alla desertificazione commerciale. La sindaca Episcopo assieme al centrosinistra e al M5S hanno dimostrato la loro totale incapacità di governare Foggia. Ora è il tempo di prenderne atto e liberare Palazzo di Città. Foggia ha bisogno di un’alternativa di governo capace e credibile e noi siamo pronti ad offrirla ai cittadini foggiani”, concludono i consiglieri meloniani.
Sulla vicenda dell’housing sociale e soprattutto sulla diserzione del consiglio comunale da parte del sindaco di Foggia Maria Aida Episcopo, sono intervenuti il segretario provinciale Francesco Borgese ed il coordinatore cittadino Francesco Ciccio Russo. “L’assenza di un sindaco in consiglio comunale – ha dichiarato Russo – non è concepibile e accettabile con la scusa di un conflitto di interesse. Episcopo avrebbe detto che lo ha fatto per “affinità di secondo grado con persone coinvolte a vario titolo nell’accapo in votazione”. Non ha neanche partecipato al dibattito, come avrebbe potuto fare, ma si è defilata e basta. L’housing sociale – ha aggiunto Russo – può essere utile alla città che abbisogna di case per i meno fortunati e può rientrare in un unico PUG da stilare in base alle indicazioni del tecnico incaricato per il piano regolatore Karrer. Questo modo di fare del sindaco è l’ennesima scorrettezza ai danni della città che amministra”.
“Come Noi Moderati – ha invece detto Borgese – nonostante stessimo all’opposizione abbiamo difeso l’attuale sindaco dagli attacchi offensivi e personali che aveva ricevuto. Oggi però non possiamo essere noi i suoi difensori, perché stavolta la questione che si dipana non è più personale ma politica. Oggi il grande carro (che non appare più quella costellazione celestiale che fa alzare gli occhi al cielo) si è disintegrato. Troppi gli egoismi, troppi i mal di pancia. Come già accaduto in tempi recenti questa maggioranza, che non meritava l’appellativo di politici , mostra palese la sua inettitudine. Non possiamo inermi stare a guardare. Allora per quella umanità e quel rispetto, cara sindaca che le abbiamo mostrato quando è stata attaccata (anche se non ci ha neanche risposto…), ci dimostri che è rispettosa di questa città e si dimetta ammettendo che ha fallito Lei e quella marmaglia di amministratori che sperava di poter fare convivere. O nel contempo restituisca al mittente il super assessore Galasso. Piuttosto, parlando di mittente e di responsabilità, valuti sin da oggi come comportarsi nella vicenda penale Amiu e cimitero. Lo ripetiamo, si faccia e ci faccia un favore e torni ad occuparsi solo di scuola. L’amministrazione di una città – le è bastato un anno e mezzo per dimostrarlo- non è compito per lei”.