“Il carcere di Foggia è tra le strutture più critiche del nostro paese. Di fatto la situazione non è migliorata rispetto allo scorso anno, considerato il sovraffollamento esistente e i numeri relativi all’organico delle forze in servizio. Le piante organiche sono parametrate su quella che è la capienza prevista, ma quella reale è il doppio perciò le piante organiche sono insufficienti”. Lo ha detto l’avvocato Mario Aiezza, rappresentante nazionale osservatorio Aiga sulle carceri (Onac) al termine della visita con una delegazione dell’Aiga di Foggia nel carcere del capoluogo dauno nell’ambito dell’iniziativa che l’associazione ha organizzato in oltre 70 strutture penitenziarie italiane. Per Aiezza la situazione di Foggia “incide sulla possibilità di svolgere un trattamento rieducativo e risocializzante per i detenuti e rende poco vivibile la struttura penitenziaria non solo per i detenuti ma per il personale tutto che vive all’interno delle carceri”.
“Cerchiamo di portare un contributo positivo – aggiunge – cogliendo dall’interno quali sono le esigenze e poi su quelle lavorare con le risorse umane e professionali che Aiga ha al suo interno”. “Questa visita – ha precisato – si pone nell’ambito di un’iniziativa di Aiga e dell’Onac ed è finalizzata sia a prendere cognizione delle effettive condizioni delle carceri ad un anno dalle visite già effettuate dall’Aiga, sia a fare conoscere alle direzioni delle carceri circondariali le iniziative concrete che Aiga fa”. “In questo caso – ha concluso – il progetto di riforma dell’ordinamento penitenziario che abbiamo già presentato al ministro della giustizia Nordio e le varie iniziative che abbiamo in piedi con il Dap (dipartimento amministrazione penitenziaria). (Ansa).