Il movimento civico Città Protagonista accende i riflettori su una decisione destinata a far discutere: la convocazione del Consiglio comunale di Manfredonia nel giorno del Venerdì Santo. Una scelta che il gruppo definisce “inopportuna e irrispettosa”, accusando l’amministrazione guidata dal sindaco di ignorare volutamente le sensibilità religiose e culturali della comunità.
“Mancanza di rispetto verso la città”
Nel comunicato diffuso alla stampa, Città Protagonista esprime forte disappunto per una seduta istituzionale calendarizzata in una delle giornate più solenni per la comunità cristiana. “Il Venerdì Santo – si legge – è un momento di raccoglimento, riflessione e preghiera per molti cittadini. Non è una questione di fede personale, ma di rispetto per le radici valoriali del nostro territorio”.
Il movimento riconosce l’importanza del confronto democratico ma sottolinea come, in assenza di emergenze indifferibili, la scelta di riunire l’assise in quella data rappresenti “una svista istituzionale” e “il simbolo plastico di un’amministrazione sorda e lontana dalle sensibilità della nostra gente”.
Accuse di autoritarismo e mancanza di trasparenza
Il comunicato si trasforma ben presto in una dura requisitoria contro l’attuale gestione del potere in città. “Da mesi denunciamo un atteggiamento sempre più autoritario – scrivono – che esclude ogni forma di confronto reale e riduce il Consiglio comunale a un mero passaggio tecnico per ratificare decisioni prese altrove”.
Pesanti anche le critiche ai contenuti dell’ordine del giorno della seduta, che comprende ben tredici punti, tra cui debiti fuori bilancio, variazioni e opere pubbliche. Il movimento contesta la gestione delle risorse economiche e denuncia lo sperpero di denaro pubblico, con particolare riferimento a un incarico legale per impugnare una sentenza relativa alla cessione di suoli risalente al 1971, su cui – ricordano – il Comune ha già perso in tutte le sedi giudiziarie.
“Scelte che offendono la cittadinanza”
Secondo Città Protagonista, la decisione di procedere con la convocazione del Consiglio proprio nel Venerdì Santo “offende l’intera cittadinanza” e “rivela un approccio arrogante e superficiale da parte di chi governa”. Il gruppo chiede un immediato dietrofront: “L’Amministrazione ha ancora tempo per rimediare, lo faccia ascoltando – per una volta – la voce della città”.
Infine, l’appello al presidente del Consiglio comunale e al sindaco: “Posticipate la seduta, date un segnale di buon senso istituzionale e rispetto verso una comunità che chiede ascolto e partecipazione”.
Città Protagonista conclude ribadendo il proprio impegno a vigilare, denunciare e proporre, promettendo battaglia su ogni decisione che, a loro dire, vada contro gli interessi e l’identità della città di Manfredonia.