Un’altra brillante operazione della Polizia Penitenziaria si è svolta sabato scorso nel carcere di Foggia, dove è stato sequestrato un importante quantitativo di droga prima che potesse essere introdotto all’interno dell’istituto. A darne notizia è il SAPPE, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, che nel suo comunicato ha elogiato l’intervento degli agenti e denunciato, con toni preoccupati, le condizioni drammatiche in cui versa il penitenziario foggiano.
La fidanzata di un detenuto fermata con droga addosso e in auto
Protagonista del tentativo di introduzione di droga è stata una donna, fidanzata di un detenuto, che si era presentata per il colloquio. Il suo comportamento agitato durante i controlli ha insospettito gli agenti, e il metal detector ha rilevato la presenza di oggetti non identificati. Inizialmente la donna ha rifiutato di sottoporsi a una perquisizione approfondita, consegnando però un involucro contenente cinque cipollotti di cocaina, nascosti nei pantaloni.
Le poliziotte, insospettite dalla possibilità che la donna nascondesse altro, hanno proceduto con la perquisizione personale, non senza resistenze. Alla fine, nelle parti intime, sono stati scoperti due panetti e mezzo di hashish per un totale di circa 250 grammi. Nella successiva ispezione della vettura della donna, parcheggiata nei pressi del carcere, sono stati trovati altri due involucri contenenti cocaina ed eroina.
La donna è stata arrestata e trasferita presso la sezione femminile dello stesso istituto. Tutta la droga sequestrata è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Foggia, il carcere più sovraffollato d’Italia
Il carcere di Foggia è oggi al primo posto in Italia per sovraffollamento, con circa 660 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 300 posti, pari a un tasso del 220%. Una situazione che il SAPPE definisce “una bomba a orologeria”, dove, nonostante i turni massacranti e il personale ridotto all’osso, gli agenti continuano a garantire la sicurezza e a contrastare l’ingresso di materiale proibito, anche grazie al sequestro di decine di telefoni cellulari e all’individuazione di droni utilizzati per il trasporto illecito di droga.
L’appello del SAPPE: “Servono rinforzi, subito”
Nel comunicato, il sindacato esprime il proprio plauso al comando e al personale per l’operazione, ma torna a chiedere con forza un intervento immediato dell’amministrazione penitenziaria. In particolare, il SAPPE chiede l’invio di almeno 70 agenti aggiuntivi e una riduzione del numero dei detenuti, per evitare che la situazione degeneri ulteriormente.
“A Roma stanno scherzando con il fuoco – avverte il sindacato – e non vorremmo che a bruciarsi siano ancora una volta i poliziotti penitenziari, agnelli sacrificali dell’inefficienza e dell’irresponsabilità dell’amministrazione centrale”.
Una denuncia forte, che rimette al centro dell’attenzione il sistema penitenziario pugliese, da tempo in grave difficoltà. E a Foggia, ogni giorno, è una sfida contro il tempo e contro le falle di un sistema sempre più fragile.