A Palazzo San Domenico il clima si fa sempre più opaco. È quanto denunciano i consiglieri comunali di Forza Italia di Manfredonia, secondo cui la sede municipale starebbe assumendo i tratti di un “porto delle nebbie”, in cui persino le sentenze dei giudici sembrano svanire nel nulla.
Una condanna milionaria “dimenticata”
Al centro della polemica, la sentenza della Corte d’Appello di Bari del 17 dicembre 2024, con la quale il Comune è stato condannato a versare 2,5 milioni di euro. Una somma ingente, che ricade direttamente sulle spalle della cittadinanza. I consiglieri sottolineano come l’amministrazione guidata dal sindaco Domenico La Marca fosse perfettamente a conoscenza di sei precedenti giudiziari negativi, ma abbia comunque deciso di proseguire con il contenzioso, ignorando ogni segnale d’allarme e preferendo attendere “la spaventosa mazzata finale”.
A peggiorare la situazione, secondo Forza Italia, sarebbe la decisione della giunta di presentare un ulteriore ricorso, spendendo altre decine di migliaia di euro in spese legali, senza affrontare la questione con realismo e senso di responsabilità.
Il Consiglio comunale ignora la sentenza
A scatenare la reazione politica è l’assenza della sentenza all’ordine del giorno del Consiglio comunale convocato per venerdì 18 aprile, nonostante la stessa sia stata notificata ufficialmente il 20 gennaio 2025. Un’omissione che per i consiglieri rappresenta una violazione palese della legge e una mancanza di rispetto verso l’intera comunità.
Oltre al danno, gli interessi
Ma non finisce qui. Il ritardo nell’affrontare la questione starebbe comportando ulteriori 11.000 euro di interessi maturati, che vanno ad aggiungersi ai già ingenti 2,5 milioni. Un aggravio che, secondo Forza Italia, è frutto di un comportamento “inqualificabile” da parte della maggioranza, che avrebbe dilapidato fondi pubblici con leggerezza e opacità.
“Quei soldi appartengono alla città”
Nel comunicato, i consiglieri forzisti ricordano con fermezza che le somme in ballo non sono della giunta, ma appartengono alla città e ai suoi cittadini. “Che lo tengano bene a mente”, ammoniscono, richiamando l’intera amministrazione alla trasparenza, alla responsabilità e al rispetto della legalità.