Un sistema antincendio che dopo dei mega lavori di riqualificazione e restyling da un finanziamento regionale per le Community Library, si scopre difettoso. E un appalto bloccato per non chiare ragioni da quasi due anni.
È un groviglio burocratico e amministrativo quello che sta privando la comunità foggiana e provinciale della sua Biblioteca Magna Capitana, un patrimonio diffuso di sapere, luogo di aggregazione e possibilità di scambi e incontri.
Questo pomeriggio, nonostante il tempo inclemente, i militanti della Comunità Politica, radunati da Mario Nobile, dopo aver sollecitato una raccolta firme nei giorni scorsi, hanno tenuto un sit in davanti ai cancelli della struttura chiusa dall’agosto del 2023.
“La cittadinanza può chiedere alle istituzioni di procedere con gli appalti e i lavori e di fare in modo che un gioiello culturale come questo in una città che ha tante difficoltà dal punto di vista culturale e sociale venga riaperto – spiega -. Ci abbiamo provato oggi anche se il tempo non ci ha accompagnato e lo rifaremo nelle prossime settimane con altre iniziative. Il silenzio che contraddistingue queste tre settimane di mobilitazione, il silenzio della Regione non ci dà delle buone sensazioni. Molto probabilmente la chiusura perdurerà ancora per un po’ e noi vogliamo che venga accelerato l’intervento sulla sicurezza per fare in modo che l’utenza possa continuare a fruire adeguatamente della sua biblioteca e che i lavoratori e le lavoratrici allocate in questo momento in difficoltà enormi nel polo museale possano tornare a svolgere il loro mestiere nel loro spazio”.
Non si contano le perdite e le mancate programmazioni della Magna Capitana, i cui dipendenti sono relegati e ammassati tra gli animali impagliati, nel polo museale di Via Bari. Ma Nobile osserva: “Non conosciamo dati e statistiche, ma ne sta perdendo la città, perché questo era un luogo di aggregazione e di socialità, centinaia di studentesse e studenti, di persone, di lavoratori e di cittadini venivano qui per formarsi, per scambiare un pomeriggio in compagnia e per avere una fonte inestimabile di arricchimento culturale”.
Per Nobile l’emergenza dell’abbandono scolastico e della povertà educativa impone delle risposte. “È paradossale che in una città come la nostra la più importante struttura culturale sia chiusa dal 7 agosto del 2023”.