Una vera e propria centrale del traffico di auto rubate è stata individuata nel Foggiano, tra i territori di San Severo e San Paolo di Civitate, al termine di un’indagine congiunta della Polizia di Stato e dei carabinieri, che ha svelato un’organizzazione criminale attiva su più regioni e specializzata nello smontaggio e nella ricettazione di veicoli rubati.
L’ultimo sviluppo dell’inchiesta è avvenuto ad Ancona, dove gli agenti hanno fermato un furgone Fiat Ducato al casello autostradale di Ancona Nord sull’A14. All’interno del mezzo sono stati trovati 67 pezzi meccanici e di carrozzeria, tra cui cruscotti, piantoni dello sterzo, airbag, lamierati, fanali e avantreni, tutti riconducibili a otto automobili rubate in Abruzzo nei giorni precedenti. Due persone sono state denunciate per ricettazione e il carico è stato posto sotto sequestro.
Le indagini hanno portato alla scoperta di un sito clandestino nel Foggiano utilizzato come base logistica per lo smontaggio rapido dei veicoli. Una volta cannibalizzate, le auto venivano smembrate in parti e immesse sul mercato nero. Gli investigatori sono riusciti a recuperare 16 veicoli completi e numerosi altri componenti rubati. Sei le persone arrestate finora nell’ambito dell’inchiesta.
Secondo quanto riportato da Abruzzo24ore.tv, il gruppo criminale avrebbe messo in piedi una rete ben strutturata, capace di agire su vasta scala, con ramificazioni attive tra Abruzzo, Molise, Marche e Puglia.
L’episodio si inserisce in un fenomeno criminale in crescita, quello dei furti d’auto finalizzati allo smontaggio e alla rivendita dei pezzi, una pratica che causa danni economici rilevanti ai cittadini e al sistema assicurativo.
Le forze dell’ordine sottolineano l’urgenza di potenziare i controlli interregionali e il coordinamento investigativo tra i diversi comandi per contrastare efficacemente queste attività. Fondamentale, inoltre, resta la collaborazione dei cittadini, invitati a segnalare qualsiasi movimento sospetto che possa aiutare a smascherare simili organizzazioni.