È in atto un vero e proprio braccio di ferro tra gli uffici tecnici del Comune di Foggia e la ditta, la Smacor srl di Bari, che sta eseguendo i lavori di ristrutturazione e ammodernamento dello Stadio Zaccheria su un progetto esecutivo del 2023, il cui cantiere è stato consegnato all’azienda il 23 settembre 2024.
Il progetto totale ammonta a più di 2 milioni di euro e prevedeva un tempo di realizzazione di 182 giorni naturali e consecutivi. La Stazione appaltante, con l’arrivo dell’amministrazione Episcopo, ha rimodulato il cantiere, da ultimarsi nel marzo 2026 e con un totale di 554 giorni lavorativi.
Ad oggi, la ditta ritiene di aver realizzato lavori per circa 600mila euro, che non sono stati ancora liquidati negli Stati di avanzamento lavori.
Cosa ha svolto la Smacor nei 138 giorni previsti all’inizio? Il Comune è molto chiaro. Tra gli interventi ci sono: la recinzione del cantiere dello spazio esterno nella piccola pineta, la demolizione totale di un chiosco metallico, la rimozione di alcuni manufatti in muratura, la demolizione di qualche partizione interna dei locali sottospalti e di qualche infisso a ringhiera, e l’abbattimento delle alberature della pinetina per un numero di pini pari a 9, i cui ceppi sono stati rimossi.
Questi interventi, secondo il Comune, costano 10mila euro, e non la cifra indicata in fase di progettazione, pari a 160mila euro. Figuriamoci 600mila.
“L’impresa è ad oggi in uno step che può sostanzialmente definirsi di sola organizzazione del cantiere e di definizione delle lavorazioni. Risulta scaduta la fase 2, che si sarebbe dovuta sviluppare entro febbraio 2025. Oggi, secondo le previsioni, si è nella fase 3, ossia nella riqualificazione dei locali della Curva Nord, anche se di fatto non si intravede un prossimo reale completamento di alcuna delle tante lavorazioni previste”, si legge in un resoconto comunale.
Morale della favola: per una presunta negligenza dell’esecutore, si rischia di perdere un finanziamento da 2 milioni.