Un locale di lusso, serate esclusive, champagne, droga e ragazze a disposizione dei clienti più facoltosi. È il quadro emerso dall’inchiesta della Guardia di Finanza di Milano, che ha portato ai domiciliari Davide Lacerenza, titolare della Gintoneria di Milano, noto influencer con 256mila follower su Instagram, originario di Trinitapoli. Insieme a lui, coinvolti anche la sua ex compagna Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, e il suo braccio destro Davide Ariganello. Le accuse contestate sono autoriciclaggio, sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di droga.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, l’indagine non riguarda i clienti né le ragazze che frequentavano il locale, ma il giudice per le indagini preliminari Alessandra De Fazio ha ricostruito decine di serate attraverso intercettazioni e video, molti dei quali pubblicati dallo stesso Lacerenza sui suoi profili social.
La “bionda pugliese” tra le escort del locale
Tra le ragazze più richieste nel privé del locale, ribattezzato “La Mailmaison”, c’era anche una ventenne barese, identificata con l’iniziale D., che frequentava abitualmente la Gintoneria. Sui suoi profili social la giovane esibisce contatti con ambienti vicini ai clan della città vecchia di Bari.
In una conversazione intercettata nel luglio 2024, Ariganello organizza una serata per tre clienti di Modena e propone tre ragazze, tra cui proprio la ventenne barese. “Sì, te la posso chiamare la bionda la pugliese?”, chiede al cliente, che conferma di conoscerla già. La ragazza è stata identificata attraverso il numero di cellulare, intestato alla madre con cui risulta convivere.
Escort gratis per il consigliere comunale lucano
Tra i frequentatori più assidui del privé c’era anche un militare della Basilicata, eletto consigliere comunale con Fratelli d’Italia in un comune del Potentino. Secondo la Procura di Milano, l’uomo potrebbe essere stato una talpa che avvisava Lacerenza su eventuali indagini a suo carico.
Nelle intercettazioni si legge che Lacerenza gli offriva escort gratuitamente, trattandolo con “grande considerazione”, un gesto che – secondo gli inquirenti – potrebbe nascondere favori ancora da accertare. Una delle ragazze coinvolte, una 19enne, ha confermato agli investigatori la “stretta amicizia” tra Lacerenza e il militare.
Scacchi e cocaina: il cliente di Ostuni
Le intercettazioni hanno svelato anche il legame tra Lacerenza e un cliente di Ostuni, A.F., immortalato in un video mentre gioca a scacchi con il titolare del locale. Dopo la partita, i due si spostano dietro una tenda del privé e si dedicano a strisce di cocaina, ripresi dallo stesso Lacerenza. “Allora adesso fratello, con questa ti sei meritato qua”, gli dice, prima di innervosirsi: “Scemo di m… oh, ce ne hai più di me guarda qua (…) pippata tanta”.
Lacerenza si avvale della facoltà di non rispondere
Dopo l’arresto avvenuto il 4 marzo, Lacerenza si è presentato davanti al gip l’11 marzo, ma ha deciso di non rispondere alle domande. Nel frattempo, ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame contro i sequestri effettuati per l’ipotesi di autoriciclaggio.
L’inchiesta, che ha fatto emergere un sistema rodato di prostituzione e spaccio all’interno del locale, prosegue per verificare eventuali complicità e coperture, soprattutto riguardo al ruolo del consigliere comunale lucano e di altri frequentatori abituali del privé.