È finita con un arresto l’indagine sull’aggressione avvenuta il 6 marzo scorso ai danni dell’avvocato Michele Pierno. I carabinieri hanno fermato un 30enne di Cerignola, ritenuto responsabile del violento attacco, avvenuto in strada in via Duomo, a poche centinaia di metri dallo studio professionale della vittima.
L’avvocato è stato brutalmente colpito con calci e pugni dopo essere stato bloccato da un’auto. Secondo la ricostruzione degli investigatori, a picchiarlo sarebbe stato un ex cliente, che lo avrebbe raggiunto e assalito ripetutamente al volto.
Individuato grazie alle telecamere
L’arresto è stato possibile grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, che hanno permesso di identificare il presunto aggressore. Il giovane è stato fermato dai carabinieri e ora dovrà rispondere dell’accusa di lesioni aggravate.
L’avvocato Pierno, subito dopo l’aggressione, è stato trasportato in ospedale, dove gli è stata riscontrata la frattura della mandibola. I medici hanno ritenuto necessario un intervento chirurgico, con una prognosi di 45 giorni.
La solidarietà della comunità forense
L’episodio ha suscitato ampia solidarietà nel mondo dell’avvocatura. Tra i primi a esprimere vicinanza a Pierno c’è stato Gianluca Ursitti, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Foggia, seguito dalla Camera Penale di Capitanata e dall’Aiga (Associazione Italiana Giovani Avvocati).
Ursitti ha anche ipotizzato la possibilità di una costituzione di parte civile nel procedimento giudiziario a carico dell’aggressore, sottolineando la gravità dell’accaduto e la necessità di tutelare la categoria forense da episodi di violenza.