In Sala Rosa a Foggia è andato in scena il vecchio refrain del MoVimento 5 Stelle degli esordi nel corso della riunione domenicale provinciale del MoVimento 5 Stelle in vista delle prossime regionali.
No ai nomi, priorità ai temi. È prematuro parlare del candidato presidente, secondo il coordinatore regionale Mario Furore e il suo omologo regionale Leonardo Donno, sebbene a Bari tutti sappiano che una eventuale candidatura a presidente di Antonio Decaro (e una sua vittoria) potrebbe rappresentare un utile e necessario viatico anche per la leadership del PD nazionale. Ed è prematuro anche parlare dei candidati consiglieri.
Tuttavia Donno si è lasciato sfuggire la linea. “Come nel caso di Foggia con le candidature di Lucia Aprile e Francesco Strippoli pescate nella società civile, anche per le regionali ci saranno nomi che provengono dai mondi della società, dalle professioni”.
“Qualsiasi nome il campo progressista voglia schierare devono sapere che non possono non fare i conti con il Movimento Cinque Stelle” ha rimarcato l’europarlamentare foggiano.
Il terzo mandato di Rosa Barone non è in discussione, se la consigliera vorrà candidarsi. Così come ampia apertura sembra esserci sull’opzione di Mario Dal Maso.
La partecipazione è stata importante, ma quasi tutta foggiana a detta degli osservatori.
Su 330 iscritti circa erano presenti 70 persone, l’80% delle quali del capoluogo.
Esiste più di un mal di pancia in provincia a causa delle mancate aperture di alcuni gruppi territoriali.
Silenziate per mancanza di tempo alcune voci critiche, in particolare Paolicelli e D’Andrea.
Da Foggia partono dunque i tavoli tematici chiamati a scrivere il programma pentastellato.