La Giunta Regionale della Puglia ha approvato il “Piano di dimensionamento scolastico per l’a.s. 2025/2026”, accorpando all’Istituto Scolastico Comprensivo “Mandes” di Casalnuovo Monterotaro le scuole di Carlantino, Celenza Valfortore e San Marco La Catola: è stato quindi creato l’Istituto “Mandes – Monti Dauni”, con sede a Casalnuovo, e con i plessi che restano in tutti i comuni dove attualmente i ragazzi frequentano le relative classi. Il dirigente Ufficio Scolastico per la Provincia di Foggia (già Provveditore agli Studi) con una propria nota ha indicato che la sede amministrativa dell’Istituto verrà spostata da Casalnuovo Monterotaro a Pietramontecorvino. Tutto questo npn sta bene alla comunità di Casalnuovo che questa mattina con a capo il sindaco Pasquale Codianni – ha organizzato un sit in di protesta a Foggia nei pressi della sede dell’Ufficio Scolastico provinciale. “Abbiamo immediatamente diffidato il dirigente a rettificare questa circolare ed a lasciare la sede direttiva dell’Istituto comprensivo “Mandes – Monti Dauni” nel Comune di Casalnuovo Monterotaro, in quanto nessuno spostamento della direzione e degli uffici è stato disposto nel piano regionale.
La Giunta dell’Unione dei Comuni Casali Dauni (che comprende Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia e Castelnuovo della Daunia) ha approvato una apposita delibera per mantenere la sede dell’Istituto scolastico a Casalnuovo; anche il Consiglio di Istituto Mandes che comprende le sedi di Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia e Pietramontecorvino) si è espresso per il mantenimento della sede attuale, con la schiacciante maggioranza di 13 voti favorevoli, 2 voti contrari e 2 astenuti.
Il Consiglio Comunale di Casalnuovo Monterotaro, nell’ultima seduta del 5 marzo scorso, ha approvato un apposito Ordine del Giorno a sostegno della sede a Casalnuovo, demandando alla Giunta Comunale di impugnare davanti al TAR Puglia tutti gli atti che in maniera illegittima prevedono la sede dell’Istituto “Mandes – Monti Dauni” a Pietramontecorvino spostandola da Casalnuovo Monterotaro.
Non ci sono ragioni né fondate né condivisibili per questo spostamento: non c’è nessun provvedimento esplicito che individua la sede amministrativa dell’istituto, che il Piano regionale invece indica a Casalnuovo Monterotaro; non risulta mai avviato un procedimento amministrativo corretto, nel rispetto delle norme vigenti ed in particolare della legge 241/1990; non è fondata ma è solo presunta la centralità della scuola “Giovanni XXIII di Pietramontecorvino” riguardo alla effettiva consistenza della popolazione scolastica che continuerebbe a frequentare le classi nei comuni dove attualmente sono dislocate
E allora spostare la sede amministrativa da Casalnuovo a Pietramontecorvino avrebbe la sola conseguenza di sperperare fondi pubblici, perché se da un lato vengono vanificati gli investimenti fatti per efficientare gli uffici direttivi e amministrativi nell’edifico scolastico di Casalnuovo Monterotaro (con tutte le opere edili e di dotazioni infrastrutturali, come la rete informatica e via dicendo), dall’altro deve essere ancora sistemato l’immobile che deve ospitare la sede a Pietramontecorvino, attualmente con locali inadeguati.
Quindi bisogna chiedersi: quanti soldi bisogna investire per sistemare direzione scolastica e uffici a Pietramontecorvino? Quanti soldi servono per i traslochi necessari? Quanti per portare la fibra ottica nella nuova sede? Non è meglio utilizzare queste risorse per altre necessità, quando i soldi nelle scuole scarseggiano anche per comprare la carta igienica?
Non bisogna arrendersi a decisioni che, oltre ad essere illegittime, sembrano favorire solo qualche persona o qualche mira politica, senza rispettare i principi di buon andamento della gestione della cosa pubblica, come impone la nostra Carta Costituzionale, che impongono in primis di evitare sprechi dei soldi dei contribuenti”. Alla manifestazione di oggi erano presenti anche i sindaci di Carlantino e San Marco la Catola, Coscia e Piacquadio. “Ancora una volta si prendono decisioni senza il territorio e gli interessati vengano minimamente interpellati. Vogliamo semplicemente sapere quali sono le motivazioni”. Alzano la voce anche alcuni genitori. “La sede amministrativa di questa scuola – dicono – è storica, esiste a Casalnuovo dal 1963. In questi anni sono stati fatti diversi lavori e spesi tanti soldi. Riteniamo che non ha nessun senso spostare la segreteria a Pietramontecorvino”.