Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha promulgato la nuova legge regionale in materia di edilizia residenziale pubblica. La L.R. 3/25, che modifica la normativa del 2014 e quella del 2020, è stata trasmessa per la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione. Tra le novità principali, l’adeguamento alle disposizioni nazionali vigenti, il ricorso all’ISEE per la verifica del reddito, e l’introduzione di misure più rigide per garantire la legalità nell’assegnazione degli alloggi.
Nuovi criteri di accesso e decadenza dagli alloggi pubblici
Con la riforma, gli alloggi di edilizia residenziale pubblica vengono formalmente ricompresi nella categoria degli alloggi sociali. Per ottenere un’abitazione, non sarà più sufficiente l’autocertificazione dei redditi, ma si dovrà ricorrere al parametro ISEE, così da garantire maggiore trasparenza nelle assegnazioni.
Un altro punto centrale riguarda l’introduzione di vincoli più rigidi per i richiedenti. Saranno esclusi coloro che hanno commesso reati di violazione di domicilio o che hanno riportato condanne definitive per criminalità organizzata con vincolo associativo. Inoltre, viene stabilito che chi si macchia di delitti di violenza domestica perderà automaticamente il diritto all’alloggio. Tuttavia, in questi casi, il provvedimento tutela le altre persone conviventi, consentendo loro di subentrare nella titolarità del contratto.
Potenziati i controlli e introdotte nuove misure di sostegno
Il nuovo testo di legge interviene anche sulla procedura di assegnazione attraverso bandi pubblici, con aggiornamenti sulle modalità di verifica dei requisiti, la gestione degli alloggi disponibili, la tempistica per la scelta e la consegnadegli appartamenti, e le condizioni per il subentro nel contratto.
Particolare attenzione è stata riservata al tema della morosità e della decadenza dall’assegnazione per chi supera determinati soglie di reddito. Inoltre, la normativa prevede l’istituzione di un fondo sociale, gestito dall’ente competente, per sostenere gli inquilini in difficoltà economica nel pagamento del canone di locazione.
Viene anche introdotto l’ufficio di gestione sociale presso gli enti gestori degli alloggi, con l’obiettivo di rafforzare il rapporto di fiducia tra utenti e istituzioni. Un altro intervento innovativo riguarda la possibilità di autogestione degli alloggi e dei servizi comuni da parte degli assegnatari.
Nuova composizione della Commissione provinciale
Tra le modifiche apportate dalla L.R. 3/25 c’è anche la revisione della Commissione provinciale di edilizia residenziale pubblica, organismo incaricato di esprimere pareri sulle graduatorie provvisorie e definitive, oltre che sulle richieste di annullamento delle assegnazioni, le decadenze e i provvedimenti di mobilità.
Emiliano: “Diritto alla casa e legalità devono andare di pari passo”
Sulla riforma è intervenuto il governatore Michele Emiliano, sottolineando il duplice obiettivo del provvedimento: “Questa legge è espressione di una ferma volontà, quella di garantire il diritto alla casa per chi ne ha più bisogno, ma di pari passo cerchiamo di ribadire anche un’altra esigenza, altrettanto importante: la legalità, il rispetto delle regole che valgono per tutti. Non dobbiamo avere timore di garantire controlli e tutte le misure necessarie perché l’accesso agli alloggi popolari sia e resti un istituto democratico dedicato alle cittadine e ai cittadini in difficoltà”.