Il Consiglio dei Ministri ha espresso parere positivo sulla compatibilità ambientale di una serie di impianti per la produzione di energia rinnovabile, tra cui quattro agrovoltaici e un eolico che interesseranno diversi comuni della provincia di Foggia. La decisione, adottata nel corso della riunione del governo del 28 febbraio, sostituisce ad ogni effetto il provvedimento di valutazione di impatto ambientale e consente di avviare la realizzazione delle nuove strutture.
I progetti in provincia di Foggia
Gli interventi approvati riguardano diversi territori del Foggiano, che si conferma così una delle aree strategiche per lo sviluppo delle energie rinnovabili nel Mezzogiorno.
Impianti agrovoltaici:
- Foggia: approvato il progetto “Sprecacenere”, con una potenza nominale di 58,85 MW.
- San Severo: sarà realizzato un impianto da 22 MW, comprensivo delle opere di connessione.
- Manfredonia: in località “Borgo Fonte Rosa” sorgerà un impianto agrovoltaico da 23,3 MW, che prevede anche un impianto olivicolo superintensivo.
- Apricena: il progetto “Fotovoltaico Limes 25” sarà realizzato con opere di connessione che coinvolgeranno anche il comune di San Paolo di Civitate.
- Foggia: il progetto “Celone 01”, con una potenza di 38 MW, sarà collegato alla rete elettrica nazionale.
Impianto eolico:
- Ascoli Satriano, Deliceto e Candela: qui verrà realizzato il parco eolico denominato “CE Deliceto”, che prevede 10 aerogeneratori per una potenza complessiva di 60 MW.
Una svolta per le energie rinnovabili in Capitanata
La decisione del Consiglio dei Ministri rappresenta un passo importante verso la transizione ecologica del territorio foggiano, da tempo al centro di investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. L’approvazione dei nuovi impianti agrovoltaici permetterà di conciliare la produzione di energia solare con l’agricoltura, mentre il parco eolico di Ascoli Satriano rafforzerà la capacità della provincia di contribuire alla produzione di energia pulita.
I nuovi impianti, oltre a ridurre le emissioni di CO2, potrebbero generare opportunità economiche e occupazionali nel settore delle rinnovabili e dell’agricoltura innovativa. Tuttavia, resta alta l’attenzione sulle eventuali criticità legate all’impatto paesaggistico e alle ricadute sul territorio, temi già al centro di dibattiti tra amministratori locali e cittadini.