La pirotecnica sanseverese si avvicina a un riconoscimento storico. Con una proposta di legge regionale, presentata dal consigliere Napoleone Cera, si punta a dichiarare patrimonio culturale immateriale la secolare tradizione dei fuochi d’artificio di San Severo, con particolare attenzione alla celebre “Batteria alla sanseverese”. Il provvedimento, se approvato, garantirà un finanziamento di 200.000 euro per tutelare e rilanciare il settore.
Una tradizione che diventa identità culturale
“San Severo e la sua tradizione pirotecnica rappresentano un patrimonio unico che non possiamo permetterci di perdere”, ha dichiarato Napoleone Cera, illustrando i dettagli della proposta. “I fuochi d’artificio non sono solo spettacolo: sono storia, cultura, identità. Con questa legge vogliamo riconoscere il valore di questa tradizione e creare strumenti concreti per garantirne la tutela e la trasmissione alle future generazioni”.
Al centro dell’iniziativa legislativa c’è la “Batteria alla sanseverese”, una particolare configurazione pirotecnica introdotta nel 2001 e ufficialmente omologata dal Ministero dell’Interno nel 2003.
“La Batteria alla sanseverese è un simbolo della nostra capacità di innovare nel rispetto della tradizione”, ha spiegato Cera. “A differenza delle batterie pirotecniche classiche, questa è progettata per garantire la massima sicurezza anche negli spazi urbani, permettendo di preservare la spettacolarità degli eventi senza compromettere l’ordine pubblico. Riconoscerla ufficialmente significa dare valore alla creatività e all’ingegno della nostra comunità”.
Festival internazionale e incentivi per le imprese pirotecniche
Oltre alla tutela della tradizione, la proposta prevede misure concrete per trasformare la pirotecnica in una risorsa per il territorio. Uno dei punti cardine è l’istituzione del “Festival Internazionale della Pirotecnica”, un evento annuale che farebbe di San Severo un punto di riferimento per appassionati e professionisti del settore.
“Vogliamo che San Severo diventi un polo di attrazione per il turismo legato alla pirotecnica”, ha sottolineato Cera. “Il nostro Festival non sarà solo uno spettacolo di luci e suoni, ma anche un’occasione per far conoscere la nostra storia, il nostro artigianato e le nostre eccellenze enogastronomiche”.
Un altro pilastro della legge è il sostegno alle imprese pirotecniche locali, con fondi destinati alla sicurezza, alla ricerca di materiali innovativi e alla formazione delle nuove generazioni.
“Dobbiamo supportare i nostri artigiani, che con passione e dedizione portano avanti una tradizione secolare”, ha aggiunto Cera. “Questa legge darà loro strumenti concreti per crescere, innovare e competere anche a livello internazionale”.
Un piano educativo per trasmettere la tradizione alle nuove generazioni
Il testo della proposta introduce anche un piano educativo, pensato per coinvolgere le scuole nella conoscenza della pirotecnica sanseverese. I ragazzi potranno partecipare a laboratori, visite didattiche e incontri con i maestri pirotecnici, per scoprire da vicino l’arte dei fuochi d’artificio e della “Batteria alla sanseverese”.
“Questa non è solo una legge sulla pirotecnica, è una legge sulla nostra identità”, ha concluso Cera. “È un modo per dire alle future generazioni che la loro storia vale, che le loro radici sono importanti e che il futuro può essere costruito partendo dal nostro patrimonio culturale”.
Ora la parola passa alle commissioni consiliari regionali, che dovranno esaminare il progetto e valutarne l’approvazione. Un passo che potrebbe segnare una svolta per la pirotecnica sanseverese, trasformando una tradizione in motore di sviluppo culturale ed economico per l’intera regione Puglia.