Si accende il dibattito politico sulla gestione dei 54 milioni di euro destinati a Borgo Mezzanone nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Da un lato, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico La Marca, difende il proprio operato e attacca le precedenti gestioni. Dall’altro, l’opposizione di Forza Italia, con i consiglieri Liliana Rinaldi, Fabio Di Bari e Ugo Galli, accusa la giunta di inefficienza e ritardi nell’attuazione della misura.
La difesa del sindaco La Marca: “Abbiamo trovato un piano confuso e lo stiamo correggendo”
Con un comunicato congiunto, il primo cittadino di Manfredonia e il consigliere delegato al PNRR Matteo La Torre respingono le critiche arrivate da Forza Italia, sottolineando come il progetto abbia incontrato difficoltà fin dall’inizio a causa di una gestione poco chiara della precedente amministrazione, di cui gli stessi esponenti azzurri facevano parte.
“Ora Forza Italia ha cambiato idea?” si chiedono La Marca e La Torre, evidenziando come l’attuale amministrazione, in carica dal 25 giugno 2024, abbia ereditato una situazione complessa. Secondo il sindaco, il Piano di Azione Locale (PAL) originario presentava criteri poco definiti e interventi che rischiavano di risultare inefficaci, privi di una reale utilità per il territorio.
Dopo un anno e mezzo di blocco della misura – su cui, precisa La Marca, l’amministrazione comunale non ha alcuna responsabilità diretta – si è lavorato per rimodulare il piano, integrando le necessarie opere di urbanizzazione e di intervento sociale, in linea con le tempistiche stringenti imposte dal PNRR.
Dal mese di luglio, l’amministrazione ha avuto diverse interlocuzioni con il commissario straordinario prefetto Falco, la Prefettura di Foggia e la Regione Puglia, avviando un processo di modifica del PAL per garantire non solo il raggiungimento degli obiettivi richiesti dal finanziamento europeo, ma anche una maggiore sostenibilità delle misure.
“La nostra amministrazione non adotterà nessun atto che possa ledere il territorio o le economie dell’ente,” assicurano La Marca e La Torre, respingendo al mittente le accuse di immobilismo e affermando che il lavoro di concertazione con le istituzioni sta volgendo al termine.
L’attacco di Forza Italia: “54 milioni di euro in fumo, il tempo è scaduto”
Di segno opposto la replica del gruppo consiliare di Forza Italia, che denuncia i ritardi nella gestione dei fondi e accusa la giunta La Marca di non aver ancora prodotto risultati concreti dopo otto mesi di governo.
“Troppo semplice replicare sostenendo di non essere responsabili, lanciando la palla in tribuna,” scrivono i consiglieri Rinaldi, Di Bari e Galli, che evidenziano come, durante la campagna elettorale, l’attuale amministrazione avesse enfatizzato il tema dell’inclusione e promesso un intervento rapido su Borgo Mezzanone.
Secondo Forza Italia, l’inerzia della giunta La Marca è confermata anche da un’inchiesta pubblicata dal settimanale L’Espresso, che metterebbe in luce il fallimento degli incontri tra il Comune di Manfredonia e l’amministrazione di Foggia, oltre alla mancata considerazione dei residenti della zona.
“La nostra posizione è chiara e coerente: vogliamo che ogni risorsa venga impiegata per il territorio e per la comunità, ma chi governa la città si ostina a non fare nulla, con danni sotto gli occhi di tutti,” concludono i consiglieri azzurri, lamentando un’assenza di azioni concrete che rischierebbe di compromettere l’intero finanziamento.
Uno scontro che non accenna a spegnersi
Lo scontro tra amministrazione e opposizione su Borgo Mezzanone si inserisce in un contesto più ampio di polemiche sulla gestione delle risorse del PNRR in provincia di Foggia. Il tempo per attuare le misure finanziate dal Piano nazionale si sta esaurendo, e la sfida per la giunta La Marca sarà ora dimostrare che la revisione del PAL e il dialogo con le istituzioni produrranno risultati concreti prima che le risorse vadano definitivamente perse.