Il presidente del Senato Ignazio La Russa sarà a Bari sabato 8 febbraio per partecipare alle celebrazioni in onore di Pinuccio Tatarella, nel ventiseiesimo anniversario della sua scomparsa. L’evento, in programma alle 10.30 nella Sala Europa di Villa Romanazzi Carducci, avrà una doppia valenza: ricordare la figura dello statista pugliese, ideatore di una destra aperta e dialogante, e celebrare il trentennale della fondazione di Alleanza Nazionale, avvenuta il 27 gennaio 1995 con la cosiddetta “svolta di Fiuggi”.
L’appuntamento, organizzato in collaborazione con la Fondazione Alleanza Nazionale, sarà aperto dal saluto del sindaco di Bari Vito Leccese, avversario politico di Tatarella negli anni giovanili. A introdurre i lavori sarà il cerignolano Fabrizio Tatarella, nipote di Pinuccio e figlio di Salvatore Tatarella, già sindaco di Cerignola ed europarlamentare scomparso nel 2017. Tra gli ospiti, Giuseppe Valentino, presidente della Fondazione An, Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d’Italia, Maurizio Gasparri, presidente del Gruppo di Forza Italia al Senato, Lucio Malan, presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia al Senato, e Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei. A chiudere il convegno sarà proprio Ignazio La Russa.
Ma il raduno barese avrà un peso politico che va oltre la memoria storica. Come sottolineato da La Gazzetta del Mezzogiorno, l’evento si svolgerà alla vigilia del congresso cittadino di Fratelli d’Italia, uno dei più attesi della stagione congressuale, in cui si sfideranno la coordinatrice uscente Antonella Lella e proprio Fabrizio Tatarella. Un duello che potrebbe influenzare le dinamiche interne del partito in vista delle elezioni regionali d’autunno, in una fase in cui FdI sta ridefinendo la sua mappa dei poteri interni.
Le correnti in campo vedono da una parte l’ala identitaria legata al sottosegretario alla Sanità Marcello Gemmato, coordinatore regionale del partito, e dall’altra il gruppo che fa riferimento al vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto, leader salentino con un forte seguito nell’area meridionale del partito.
Nei giorni scorsi, alcuni congressi locali hanno già fornito segnali importanti sulla nuova geografia politica interna. A Barletta, dopo dieci anni, Stella Mele ha lasciato la guida del partito e al suo posto è stato eletto Gigi Antonucci, vicino all’europarlamentare Francesco Ventola, grazie a un accordo con la minoranza. Quest’ultima ha ottenuto la possibilità di esprimere l’assessore alla Cultura nella giunta Cannito, ruolo affidato a Oronzo Cilli, studioso tolkeniano.
Ad Andria, il congresso ha visto la vittoria del pediatra Sabino Napolitano, vicino alla parlamentare Mariangela Matera, che ha ottenuto 333 preferenze, contro le 158 della sfidante Donatella D’Ambrosio. Anche a Trani ha prevalso un esponente vicino a Ventola, Michele Scagliarini, mentre a Bisceglie è stata confermata con una mozione unitaria la consigliera regionale Tonia Spina.
Sul fronte delle sfide ancora aperte, il congresso di Taranto è stato fissato per il 22 febbraio, con una candidatura unitaria dell’uscente Gianluca Mongelli. Più incertezza, invece, a Foggia, dove si voterà domenica 30 marzo, ma i nomi dei candidati non sono ancora stati ufficializzati. Restano inoltre da definire le date per i congressi di Lecce e Brindisi, che si preannunciano cruciali per la definizione dell’assetto del partito in vista della corsa alle regionali.
L’incontro di Bari, dunque, non sarà solo un tributo a Pinuccio Tatarella, ma anche un importante banco di prova per Fratelli d’Italia, alle prese con le sfide della politica regionale e con un riassetto interno che potrebbe ridefinire i pesi e le alleanze in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.