L’orizzonte della lotta al cancro si colora di speranza. Sebbene i numeri attuali siano ancora allarmanti, i progressi della scienza e l’innovazione nelle cure aprono prospettive incoraggianti. Domani, il mondo celebrerà la Giornata mondiale contro il cancro, un’occasione che non deve restare soltanto simbolica, ma trasformarsi in un momento di presa di coscienza collettiva e impegno concreto.
“La vittoria sarà sempre più vicina se sapremo implementare ed eseguire gli screening, anche per le fasce più giovani a rischio, adottare stili di vita sani, combattere i fattori cancerogeni e sostenere la ricerca”, afferma Francesco Schittulli, oncologo e chirurgo senologo della Mater Dei Hospital di Bari, nonché presidente nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.
Numeri ancora preoccupanti
Secondo le stime, nel 2023 si sono ammalate di cancro 25 milioni di persone nel mondo, con 12 milioni di decessi. In Europa i nuovi casi ogni anno sono circa 3,5 milioni, con 1,5 milioni di morti, mentre l’Italia ha registrato 390 mila nuove diagnosi e 180 mila decessi. Ogni giorno, quindi, in Italia 1.070 persone si ammalano e 494 muoiono di tumore, nonostante il tasso di guarigione raggiunga il 70% a cinque anni dalla diagnosi.
I tumori più diffusi sono quelli al polmone, al seno, al colon-retto e alla prostata, mentre il più letale resta quello al pancreas. Tra le regioni italiane, la maggiore incidenza si registra in Sardegna e Campania, con la cosiddetta “terra dei fuochi” che resta un epicentro di contaminazione da agenti cancerogeni. Tuttavia, per il 2025 si stima un aumento contenuto di 1.070 nuovi casi, ma con un tasso di guarigione che potrebbe arrivare all’85%, grazie ai progressi delle diagnosi precoci e a nuove terapie.
La speranza nelle nuove frontiere della scienza
Intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, il professor Schittulli evidenzia i passi in avanti compiuti dalla ricerca scientifica negli ultimi anni, a partire dall’identificazione di geni alterati come il BRCa1 e BRCa2, responsabili di alcune forme di tumore ereditario. “Abbiamo subito un incremento del 40% dei casi oncologici negli ultimi dieci anni, ma oggi possiamo contare su diagnosi sempre più raffinate e test genetici di alta precisione”, spiega.
L’oncologo sottolinea inoltre il contributo dell’Intelligenza Artificiale, che sta rivoluzionando le strategie di individuazione e trattamento dei tumori. Tra le innovazioni più promettenti emergono la criochirurgia, che attraverso iniezioni di sostanze refrigeranti a -190°C permette di eliminare piccoli tumori, e la biopsia liquida, che consente di rilevare la presenza di cellule tumorali nel sangue senza ricorrere a interventi invasivi.
Le nuove frontiere della nanotecnologia, epigenetica, microbiota intestinale e immunoterapia stanno portando la scienza sempre più vicina alla capacità di bloccare i processi che generano il cancro, trasformandolo in una malattia cronica gestibile.
Il ruolo della prevenzione e della sanità pubblica
Oltre alla ricerca, la chiave per ridurre il peso del cancro passa attraverso la prevenzione e un’organizzazione sanitaria più efficiente. “La legge sull’oblio oncologico, approvata all’unanimità nel 2023, rappresenta un passo importante per garantire una vita normale a chi ha sconfitto la malattia”, sottolinea Schittulli. Attualmente, in Italia vivono oltre 4 milioni di persone che hanno superato un tumore e per le quali il cancro è ormai solo un ricordo.
Fondamentale, secondo l’esperto, sarà rendere più accessibili gli screening oncologici, specialmente per le fasce più giovani a rischio, e promuovere stili di vita sani. Si stima infatti che abitudini corrette, come una dieta equilibrata e l’eliminazione del fumo, potrebbero salvare 200 vite al giorno.
“La scienza ci sta guidando verso una nuova era nella lotta contro il cancro. Se sapremo combinare prevenzione, diagnosi precoce e ricerca avanzata, l’arcobaleno della speranza non sarà più un’illusione, ma una realtà sempre più vicina”, conclude Schittulli.