Uno scivolone amministrativo che rischia di sfociare nel penale costando molto caro all’amministrazione di centrosinistra a Manfredonia. La bomba è stata lanciata oggi in Consiglio comunale dall’opposizione e riguarda una procura speciale conferita dal sindaco, Domenico La Marca all’avvocata del Comune, Teresa Totaro. Il documento è del 15 gennaio, ma la delibera di giunta per costituire l’ente in giudizio in due procedimenti è del 20 gennaio successivo.
“In questa delibera di giunta comunale – hanno riferito dalla minoranza – è stato affidato l’incarico il 20 gennaio per costituirsi in un giudizio in cui la prima udienza era prevista il 17 gennaio. Sembrerebbe, quindi, di essere andati in contumacia e invece abbiamo scoperto l’esistenza di un atto falso”.
“Infatti, attraverso il ricorrente di questa causa, abbiamo ottenuto l’originale della procura speciale scoprendo che il 15 gennaio è stato conferito l’incarico in forza di una delibera fatta il 20. In buona sostanza è stato attestato il falso, questo è un reato. Non ci sono giustificazioni. È una cosa molto grave. Nella delibera non si fa alcun riferimento al fatto che era già stata rilasciata una procura, tra l’altro si tratta di un atto senza parere di regolarità. Peraltro relativo a due giudizi”.
Poi l’affondo sempre dai banchi dell’opposizione: “Si rende conto, sindaco, della gravità della situazione? C’è un refuso? C’è una procura speciale firmata, non esistono i refusi. Questa documentazione la porteremo all’attenzione del segretario che a mio avviso dovrà trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica. Anzi, ha l’obbligo di farlo. Questa cosa necessita di approfondimento. È una condotta grave che denota anche una certa leggerezza gettando ombre sul vostro operato, caro sindaco”.
Inoltre, la procura del 15 gennaio richiama la delibera senza riferimenti numerici proprio perché giunta successivamente. Uno dei due giudizi riguarda una causa che vede come procuratore il legale Angelo Salvemini, tra l’altro ex assessore comunale. Anche quest’ultimo si riserva di porre la vicenda all’attenzione dell’autorità penale per segnalare la condotta del sindaco e dell’avvocata del Comune che ha autenticato la firma.
È l’ennesima circostanza che mette in discussione l’operato dell’ufficio legale dell’ente sipontino e dell’avvocata Teresa Totaro, finita di recente al centro di polemiche per la gestione di altre vicende che hanno visto il Comune soccombere oltre che pesantemente sanzionato economicamente.